Il Punto sulla Premier League: quinta giornata
Quinta giornata di Premier League e, delle grandi, vince solo l’Arsenal. Pari e scene da film in Manchester City-Chelsea, con Lampard che entra e segna alla sua ex squadra, metà soddisfatto metà commosso. Frattanto, le disastrose difese di Liverpool e Manchester United franano sul campo dei non irresistibili West Ham e Leicester e per Rodgers e van Gaal sono dolori. Ancora male Everton e Tottenham, Southampton sogna l’Europa.
LOTTA PER IL TITOLO. Turno che sorride all’Arsenal, unica tra le grandi a cogliere i 3 punti: tris al Villa Park e via l’amarezza di Dortmund. Ma il match clou si giocava all’Etihad: Manchester City e Chelsea sono le squadre più forti (e più ricche) d’Inghilterra e danno vita a una gara divertente e dai ritmi forsennati. Col City sotto di un uomo (Zabaleta) e di un gol (Schürrle), momento hollywoodiano: Frank Lampard che entra e segna contro il suo Chelsea è l’immagine di un campionato intero, fotogramma del cuore infranto di chi la maglia dei Blues avrebbe voluto continuare a indossarla.
ZONA EUROPA. Chi l’aveva detto che il Southampton doveva crollare perché aveva venduto tutti? Se le pessime prestazioni, in maglia Liverpool, di Lovren avranno fatto sogghignare più di un tifoso Saints, la verità è che la squadra prosegue sull’onda lunga dell’entusiasmo della scorsa stagione e ha fatto gli acquisti giusti, nonostante la diaspora. Uno su tutti, manco a dirlo, Graziano Pellè, oramai uno dei migliori italiani all’estero (assist a Wanyama). Il colpo (0-1) del Southampton ridimensiona lo Swansea, lento dopo la partenza a razzo. Male, anzi malissimo, le due rivali di sempre: Liverpool e Manchester United hanno difese non degne dell’alta classifica di Premier League e, tra errori di reparto, sbagli individuali e formazione sbilanciata, prendono imbarcate clamorose. Dura per i Reds senza Sturridge rimontare da 2-0 dopo 7′, pesante il tonfo dei Red Devils che incassano una cinquina in una partita apparentemente in controllo sul 3-1. Tanti violini in attacco, pochi in difesa: gli allenatori riflettano e facciano in fretta. Scivolano anche Tottenham ed Everton: i primi segnano davvero poco, i secondi difendono male e ora ad Anfield andrà in scena il derby della disperazione. L’Aston Villa, secondo, perde, ma contro i Gunners ci può stare: certamente Paul Lambert avrebbe firmato per uscire con 3 punti dal filotto Liverpool-Arsenal.
LOTTA SALVEZZA. Pari e patta tra QPR e Stoke, con eurogol di Niko Kranjčar, ma il 2-2 serve soprattutto all’undici di Hughes mentre gli Hoops dovrebbero fare legna in casa; aria pesante a Newcastle e il pari con l’Hull non migliora la situazione di Alan Pardew, più o meno apertamente contestato. Resta che la giornata, insolitamente amara per le big, muove tantissimo la classifica di chi gioca per la salvezza: West Ham, WBA, Leicester e Crystal Palace vincono tutte e con avversari di livello. Diventa allora amaro il weekend di Burnley e Sunderland (0-0).