Formula 1: tutti i sorpassi (realizzati e non) di Singapore

Una delle condizioni necessarie e non sufficienti affinché un qualsiasi automezzo possa muoversi è la seguente. Il piantone dello sterzo collegato all’asse motore delle ruote anteriori deve essere facilmente manovrato da chi guida tramite un oggetto che si chiama volante. Ma se quest’ultimo non funziona, puoi avere a disposizione anche il mezzo più avveneristico possibile ma non ti muovi. Ne sa qualcosa Nico Rosberg. I congegni elettronici presenti sul volante della sua Mercedes lo hanno dapprima costretto a partire dalla pitlane in questo Gran Premio di Singapore, quattordicesima prova del Mondiale di Formula 1 2014, e poi, alla prima sosta ai box, ad arrestarsi definitivamente. Un problema che ha spalancato la strada all’altra “Freccia d’Argento” di Lewis Hamilton. L’inglese si aggiudica in (quasi) scioltezza la gara sul circuito cittadino di Marina Bay e sopravanza il compagno di squadra tedesco in vetta alla classifica iridata, portandosi da -22 a +3. Questo è stato il Sorpasso con la S maiuscola del fine settimana asiatico.

Ma non è stato l’unico. Gli appassionati di Formula 1 hanno potuto ammirare diverse repliche di questo gesto. E anche diversi tentativi non realizzati. Tre quelli più importanti. L’imprudente, l’illusorio, il determinante. L’imprudente è stato quello tentato da Pérez su Sutil al giro numero 31 della gara. Il messicano ha spalmato l’alettone anteriore della sua Force India sul retrotreno della Sauber dello svizzero. Risultato? Safety car in pista e Gp stravolto. Hamilton resta in testa. Ma gli pneumatici che sta montando in quel momento la sua Mercedes sono di mescola supersoft. L’inglese è così costretto a rientrare ai box prima della fine della gara per mettere le gomme soft. Il problema è che i suoi inseguitori, Vettel, Ricciardo e Alonso hanno già in dote gli pneumatici con questa mescola e possono arrivare in fondo alla gara senza fermarsi. Hamilton comincia a inanellare giri veloci, ma alla 53esima tornata deve fermarsi ai box. Vettel ne approfitta e arriva il sorpasso. Sorpasso sì, ma illusorio. Perché Lewis vuole vincere. Sfrutta le nuove gomme, riprende Vettel in un amen e mette a segno il sorpasso determinante.

Il quattro volte campione del mondo ha comunque compiuto un sorpasso metaforico sull’ingombrante compagno di squadra Daniel Ricciardo. Dopo molto tempo, il tedesco ha messo dietro in classifica l’australiano di Sicilia, anche a costo di toglierli punti importanti nella corsa a un’ancora possibile titolo iridato. Un Vettel finalmente combattivo e ritrovato.

E la Ferrari? Fernando Alonso ricorderà la gara di Singapore come quella del sorpasso non realizzato. Con gomme soft più fresche di sette giri, “Nando” ha messo nel mirino Ricciardo ma non è riuscito a sorpassarlo. Peccato, sarebbe stato un podio per salutare il vecchio presidente Luca Di Montezemolo e il nuovo Sergio Marchionne. Alonso ci proverà tra quindici giorni in Giappone. Bisognerà evitare però questo periodo nero (la Rossa manca dal podio da Abu Dhabi 2013). Lo spagnolo riuscirà a sorpassarlo?