VIDEO – Grecia, Gattuso come Malesani: “Lavoro 12 ore al giorno, i giornali scrivono falsità”

E’ un Gennaro Gattuso al fulmicotone quello apparso nella sala stampa dello Yedi Kule dopo OFI – Atromitos, finita 1-0 per i cretesi in virtù del gol di Alexis Perogamvrakis, primo giocatore a segnare alla solida difesa della truppa di Peristeri. Stuzzicato da una domanda di un giornalista, che faceva riferimento a un articolo pubblicato dal quotidiano Goal, in cui si affermava che l’ex allenatore del Palermo fosse pronto a mollare tutto per la situazione finanziaria del club, Gattuso ha risposto per le rime, in un climax di rabbia e mischiando l’italiano a un inglese alla Trapattoni. Ecco quanto dichiarato dal tecnico italiano:

“Il primo giorno che Manthos (Poulinakis, presidente dell’OFI n.d.r.) è venuto a casa mia mi ha detto tutto del club. Se andate a vedere i soldi che guadagno e i soldi che ho messo per il mio staff, per portare persone qualificate, capite che voglio lavorare, perché il calcio è la mia passione. Mi dispiace che un giornale come Goal possa permettere che il direttore scriva inesattezze e falsità. Questa è la mia squadra! Io sono il condottiero della barca e non la abbandono! E’ troppo facile a 37 anni prendere e andare via. Ho molte difficoltà, ma io lavoro 12 o 15 ore al giorno! Qualche volta vinco, qualche volta perdo, ma il mio lavoro e i miei giocatori non ne sono toccati. Quello che scrivono sui giornali sono cazzate.

Alla fin dell’amichevole contro l’Ergotelis ho detto ai miei giocatori che se non avessero rispettato il mio gioco o se non avessero avuto fiducia in me, me ne sarei andato. Questo l’ho detto, ma per stuzzicarli. L’OFI non è il Real Madrid, io dico ai miei giocatori di giocare bene a calcio e di metterci il cuore, solo questo. Andarmene? Andarmene cosa? Ogni settimana ricevo telefonate, ma io resto qui. La mia famiglia è venuta a vivere qui, non è venuta in vacanza. Il club ha problemi economici, lo so, ma un anno qui è come dieci in un altro club e questo mi va bene. Non vado a casa a piangere perché non mi pagano, non mi interessa. Tanti altri club in Europa non hanno soldi, ma qui ci diamo una mano tutti. Questo giornalista non ha rispetto per me, né per Creta, né per il club. Non è vero che i giocatori non vogliono giocare qui perché non paghiamo gli stipendi.

Io ho cacciato due giocatori perché non rispettavano le regole. Non mi importa se sei africano o di Creta, devi rispettare le regole. Grande nome, piccolo nome: per me è la stessa cosa, non tollero le mancanze di rispetto. Non ho finito le scuole, non ho il diploma, ma so fare l’allenatore: ho cacciato Daskalakis e Fragoulakis perché le regole sono uguali per tutti. Poi guardo i giornali e tutti i giorni leggo falsità ed è per questo che parlo con questo tono e sono arrabbiato. Basta, voglio parlare di calcio, non di cose di nessun valore. Ricordatevi, bisogna stare uniti come una famiglia, solo così finiremo bene la stagione. E’ troppo facile fare polemica da un ufficio ad Atene, inventandosi le cose. Io resto qui”.

Il video della conferenza stampa: