Formula 1 – GP Singapore, prove libere illuminate da un lampo rosso nel grigio Mercedes
Dopo il Gp di Monza, la Formula 1 si sposta sotto i riflettori di Singapore e a due passi da uno degli skyline più belli del mondo regala un sorriso ai tifosi della rossa, durante le prove libere del mattino: Fernando Alonso sigla infatti il tempo di 1’49.056 piazzandosi davanti alle due Mercedes e al resto della concorrenza per poi confermarsi nel pomeriggio ai vertici sia nei tempi che sul passo gara.
Come già accaduto in Germania con l’abolizione del FRIC, anche il Gp di Singapore segna nella storia di questa stagione un grosso cambiamento rispetto al passato con la restrizione delle comunicazioni radio tra i piloti e il muretto box, una novità, per il momento ancora in versione soft, che porterà nel 2015 a porre la parola fine sul team radio, riportando di fatto la Formula 1 indietro nel tempo. La pista a sua volta ha riservato tanti colpi di scena, uno su tutti porta il sigillo di Fernando Alonso che al termine della prima sessione di prove libere si è piazzato davanti a tutti, seguito a ruota dalle due Mercedes.
Una boccata d’ossigeno e di ottimismo che invece manca da tempo al campione del mondo Vettel, la cui stagione da Calimero non sembra essere arrivata ancora ad un punto di svolta e ha subito l’ennesimo contraccolpo: power unit in fumo e prove libere compromesse quasi interamente dopo aver ottenuto in mattinata il quarto tempo. Vettel ha infatti potuto svolgere solo gli ultimi 10 minuti della seconda sessione collezionando quattro soli giri. Quasi sulla stessa lunghezza d’onda Kimi Räikkönen, settimo al mattino con il tempo di 1’50.783, ma con grossi problemi ai freni, uno dei quali (anteriore destro) letteralmente in fiamme in corsia box; decisamente meglio è andata nel pomeriggio, con il finlandese quarto a poco più di cinque decimi da Hamilton.
Una sessione pomeridiana che ha visto sempre in ombra le due Williams, come da programma al venerdì, con Bottas e Massa a lavorare esclusivamente sul passo gara con serbatoio pieno e sicuramente penalizzati da un circuito senza grande velocità di punta, mentre ha ridato smalto a Luis Hamilton che ha chiuso davanti a tutti con il tempo di 1’47.490 rifilando un secondo e mezzo al compagno di squadra Rosberg.
Ma le meravigliose luci di Marina Bay sono state in gran parte puntate, anche durante la seconda sessione, su Fernando Alonso, secondo a soli 133 millesimi dall’inglese e capace di siglare virtualmente il miglior tempo durante la simulazione gara. Nella settimana che ha portato inquietudini e preoccupazioni per il cambio della guardia al vertice, ancora una volta ci ha pensato il due volte campione del mondo vestito in rosso a far tornare il sorriso ai tifosi della Ferrari.