All’età di 43 anni, compiuti ieri, Jens Voigt ha disputato oggi la sua ultima corsa da corridore in attività. Una corsa particolare. Non disputata contro gli avversari in strada, ma da solo in un velodromo, quello di Grenchen. Una corsa contro un solo avversario: il tempo, fissato in un intervallo temporale di un’ora. Una corsa vinta. Jens Voigt ha ottenuto il record dell’ora, percorrendo nei 60 minuti previsti una distanza di 51 chilometri e 115 metri. Battuto il precedente primato, che apparteneva al ceco Ondřej Sosenka, che il 19 luglio 2005 a Mosca si fermò a una distanza di 49 chilometri e 700 metri.
Estremamente soddisfatto il tedesco al termine della sua prestazione da primato: “Sono molto felice. All’inizio ero molto veloce e ho dovuto rallentare. Sono riuscito comunque a mantenere una riserva e ho cercato di dare tutto anche perché questa era la mia ultima corsa. A trenta minuti dalla fine ho capito che ce la potevo fare e a quel punto ho spinto di più, abbassando i tempi sul giro. Sinceramente sono andato molto più forte di quanto mi aspettassi alla vigilia. Vediamo adesso cosa faranno coloro che si cimenteranno in futuro su questa prova”. Voigt ha voluto ringraziare chi l’ha supportato in questo periodo: “Il pubblico di Grenchen mi ha caricato tantissimo, mi ha dato la giusta spinta. Devo ringraziare loro, e soprattutto la mia squadra e tutto lo staff. Questo record è forse la cosa più importante che ho fatto in carriera; essere ricordato insieme a campioni, che hanno stabilito questo primato, per me è un onore e nobilita la mia carriera”.
Voigt, che si è allenato in gran segreto per questo tentativo in Francia, conclude così una carriera che vanta 17 partecipazioni al Tour de France (altro record) con 2 tappe vinte e 2 giorni in Maglia Gialla, 1 tappa vinta al Giro d’Italia, 5 Criterium International e 2 Giri di Germania. Per tacere di tutte le corse fatte vincere ai propri capitani grazie a un lavoro da gregario sempre preciso e puntuale. Un grandissimo atleta, che ha chiuso nella maniera migliore una carriera straordinaria. E che, siamo sicuri, mancherà molto in gruppo.