Milan e Seedorf ai ferri corti: si va in tribunale

Dal 9 giugno, giorno dell’allontanamento dalla panchina rossonera, il Milan e Clarence Seedorf si sono allontanati sempre di più. Non c’è mai stato un punto d’incontro tra le parti dopo l’avvicendamento con Pippo Inzaghi. L’olandese, sotto contratto fino al 2016, non vuole rinunciare all’ingaggio e cioè 2,5 milioni di Euro netti a stagione, per questo motivo si rischia così di andare in tribunale per una vera e proprio causa di lavoro.

Interessi del Milan che saranno curati come sempre dall’avvocato Cantamessa mentre l’ex calciatore si è affidato ad un super pool di giuslavoristi, come spiega la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna, fra cui l’ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu. “Noi auspichiamo una soluzione amichevole e che soddisfi entrambe le parti – ha spiegato Treu, uno dei legali di Seedorf – ma l’ultimo incontro non è andato molto bene e allo stato attuale delle cose c’è il forte rischio che si finisca in tribunale“.