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NFL – Seconda settimana: inciampano 49ers e Seahawks, i Browns affossano Drew Brees e i suoi Saints

Cleveland – New Orleans 26-24

Paul Kruger e la linea difensiva dei Browns distruggono la protezione di Drew Brees a più riprese, e l’attacco dei campioni della NFC South riesce a giocare solo a tratti. Il resto è sinfonia Browns, che oltre all’ottima difesa mettono in campo il cuore in attacco, con un Brian Hoyer preciso e una pass protection evoluta che gli permette di trovare facili bersagli. Bene anche  Terrance West e Isahia Crowell, duo di rookie runningback. Non crediamo questo sia stata l’unica sorpresa che Cleveland ci riserverà quest’anno. Nei Saints ancora un grandissimo Jimmy Graham, ma non basta; gli uomini di Sean Payton sono 0-2.

Prossimo passo per Cleveland: avere più flessibilità tattica offensiva a partita in corso.
Prossimo passo per New Orleans: commettere meno penalità difensive, che in questa settimana hanno permesso molti punti agli avversari.

Denver – Kansas City 24-17

“Brutta” vittoria per Peyton Manning e i suoi Broncos, che fanno intravedere molte lacune difensive e lasciano a Kansas City la maggior parte del tempo di possesso (37 minuti contro 23). La differenza la fa un quarto down fermato dalla linea difensiva di Denver, che annienta i Chiefs durante il drive del possibile pareggio. Dall’altra parte della palla il 18 è chirurgico e si avvicina a balzi stratosferici verso il record di touchdown nella storia della NFL, ora appartenente a Brett Favre. Egli spera solo che la sua difesa faccia finire i drive avversari molto prima di quanto fatto ieri.

Prossimo passo per Denver: portare di più la palla ed estendere i propri drive.
Prossimo passo per Kansas City: gestire con più fiducia le giocate cruciali.

Buffalo – Miami 29-10

Dominio Bills nel giorno del ricordo di Ralph Wilson, proprietario della franchigia morto questa offseason. Sammy Watkins, prima scelta, fa intravedere le sue qualità ed è quanto basta per avere la meglio dei Dolphins, parsi i fratelli scarsi di quelli che hanno sotterrato i Patriots non più tardi di sette giorni fa. Fantastico il runningback C.J. Spiller, che nel momento migliore di Miami ritorna in meta il kickoff degli avversari, ricacciandoli indietro nel punteggio.

Prossimo passo per Buffalo: non pensare che sono in testa alla division.
Prossimo passo per Miami: c’è da rifare il playbook senza Knowshown Moreno, presumibilmente assente causa infortunio nelle prossime partite.

Washington – Jacksonville 41-10

Tra tutti gli avvenimenti di una partita di football, il peggiore è vedere gli infortuni. Forse questa volta però i tifosi dei Redskins si ricorderanno di un infortunio con il sorriso sulle labbra. Nel primo quarto infatti Robert Griffin III mette male il piedi e si danneggia una caviglia, lasciando il posto a Kirk Cousins, QB di riserva. Ebbene, il prodotto di Michigan State lancia 22 su 33 per 250 yard e due segnature. Jacksonville non risponde e Washington plana su una vittoria netta.

Prossimo passo per Washington: promuovere Cousins a titolare, qualsiasi siano le condizioni di salute di RGIII
Prossimo passo per Jacksonville: 10 sack subiti, serve adottare una rotazione in linea offensiva

Tennesse – Dallas 10-26

Il fondamentale DeMarco Murray corre per 167 yard e permette a Dallas di avere 42 minuti di possesso sui 60 della partita. Non può che finire con una bella vittoria per gli uomini di Jason Garrett, che si riprendono dopo il tonfo iniziale. In America si inizia a parlare molto bene di Rolando McClain, favoloso prospetto nella posizione di runningback che si ritirò molto giovane ed è stato poi richiamato in NFL da Dallas. Il premio di “comeback player of the year” è già suo?

Prossimo passo per Tennesse: se il titolare è Jake Locker, che gli trovino bersagli più vicini
Prossimo passo per Dallas: come spesso diciamo, togliere qualche portata al loro campione, Murray. 26 sono troppe.

New York Giants – Arizona Cardinals 14-25

I Giants, quantomeno, ci tentano: un fantastico touchdown di Reuben Randle da loro un effimero vantaggio, ma poi la fantastica difesa dei desertici Cardinals fa il resto e permette al QB di riserva Drew Stanton e compagni di prevalere. Da notare che molte segnature di Arizona provengono dagli special team. Difesa straordinaria più attacco gestito da un guru in panchina più special team: nessuno li vorrà incontrare quest’anno.  New York ci ha tentato, ma sembra allo stato attuale una delle peggiori franchigie della lega.

Prossimo passo per New York: innanzitutto mantenere la concentrazione. Poi, c’è da mettere a posto tutto il resto.
Prossimo passo per Arizona: se recuperano pienamente Carson Palmer (distrazione a un nervo) potrebbero davvero diventare una delle favorite per la vittoria finale.

Minnesota – New England 7-30

I Patriots si riprendono sotterrando i Vikings, costringendo il QB dei padroni di casa (Matt Cassel, ex di turno) a 4 intercetti e 6 sack subiti. Tom Brady fa il giusto (15 su 22 e un touchdown) e risparmia un po’ di braccio per i prossimi, più complicati, incontri. Senza Adrian Peterson (arrestato per violenza su minori) Minnesota viene illuso dalla segnatura inizia di Matt Asiata, suo rimpiazzo, per poi sciogliersi all’impatto con un avversario più forte.

Prossimo passo per Minnesota: abbassare dratsicamente il numero di palla perse
Prossimo passo per New England: usare Stevan Ridley, running back parso in forma, nel modo migliore.

Cincinnati – Atlanta 27-10

Ecco la vostra favorita per la vittoria nella AFC North: i Bengals! Atlanta viene spazzata via mostrando la difesa imbarazzante di sette giorni fa ma senza ripetere gli exploit difensivi fatti registrare contro i Saints. Cincinnati riescie a mettere la museruola a Matt Ryan, il migliore QB visto nella prima settimana, costringendolo a tre intercetti. La partita si trasforma presto in una rincorsa di Atlanta che non giunge a compimento. I Bengals perdono A.J. Green, ma se la prognosi sarà generosa sono loro la squadra da battere nella division.

Prossimo passo per Cincinnati: sublimare all’assenza di Green.
Prossimo passo per Atlanta: ci ripetiamo. Migliorare la protezione del suo quarterback.

Carolina – Detroit 24-7

Mezza sorpresa in Carolina dove i padroni di casa, senza il leader difensivo Greg Hardy, fanno un sol boccone dei Lions e del loro, presunto, grande attacco. I Panthers lasciano che Stafford trovi Calvin Johnson, ma tolgono verticalità all’attacco avversario. Lo stesso dovrebbe fare Detroit, ma troppa pass rush determina scarsa protezione downfield. La partita ne esce statisticamente equilibratissima, il resto lo fa la migliore chimicia di squadra dei neroazzurri.

Prossimo passo per Carolina: preservare Cam Newton, quarterback al rientro.
Prossimo passo per Detroit: equilibrare meglio la difesa, rinunicando a qualche sack magari ma ritrovando la proprio identità.

Tampa Bay – Saint Louis 19-17

Una partita segnata dal classico maltempo settembrino della Florida ha visto due pessime squadre affrontarsi. La spuntano i Rams, che riescono a vincere grazie a un field goal di Greg Zuerlein a 38 secondi dal termine e varie giocate degli special team. Due touchdown su corsa per Josh McCown, quarterback di Tampa, tengono i suoi in linea di galleggiamento, ma la prima stagione di Lovie Smith come head coach dei Buccaneers sembra già segnata. In Missouri invece tirano sospiri di sollievo, la stagione non finirà senza vittorie.

Prossimo passo per Tampa Bay: Vincent Jackson non ha raggiunto 55 yard su ricezione per la seconda settimana. Il gioco aereo va reinventato.
Prossimo passo per Saint Louis: tamponare il gioco di corse avversario (144 yard concesse al primo RB avversario ieri).

San Diego – Seattle 30-21

Un immenso Antonio Gates segna tre volte e i Chargers sfruttano il fattore campo (temperature record in California) per stremare e battere i campioni del Mondo. San Diego prende le redini della partita del secondo quarto e non le molla più, dimostrando di essere una contender, una indiziata alla vittoria del SuperBowl. 17 primi down su passaggio garantisco ai Chargers di mantenere il possesso per 42 minuti, cosa che spegne l’attacco di Seattle. I californiani dimostrano che i campioni non sono imbattibili tramite un utilizzo saggio di tutte le zone del campo.

Prossimo passo per San Diego: ripetersi anche fuori casa.
Prossimo passo per Seattle: ristabilire extra-pressione sul QB avversario (cosa non fatta a San Diego, forse per non sprecare energie date le condizioni climatiche).

Oakland – Houston 14-30

Seconda partita dominata su due per Houston. J.J. Watt (vi parliamo sempre di lui…) riceve anche un touchdown per ridicolizzare dei Raiders mai in partita. Charles Woodson, defensive back di Oakland, dichiarerà di vergognarsi per quello che i suoi hanno messo in campo ieri. Non gli diamo torto. Il rookie Derek Carr non gioca male, ma subisce due intercetti che facilitano il compito agli avversari. Lo spogliatoio dei Raiders (non una novità) è spaccato, quello dei Texans in subbuglio. Si ripeteranno contro avversari più titolati?

Prossimo passo per Oakland: tentare di non buttare la stagione rafforzando l’interno della linea difensiva.
Prossimo passo per Houston: lavorare ancora: le partite non possono sempre essere così facili!

Green Bay – New York Jets 31-24

Cha paura per Green Bay, sotto 14-0 ad inizio partita. Sul 24 pari, però, una ricezione da 80 yard di Jordy Nelson manda i titoli di coda. La giocata cruciale è però l’intercetto di Tramon Williams sulle sue 3, che leva un touchdown a New York. Le squadre sembrano essere due cantieri in divenire, ma se dei Jets lo sapevano, stupisce quanto abbiano sofferto i Packers in casa. Al quarterback in biancoverde Geno Sith trema la mano, totalizzando ben poco dopo l’intervallo.

Prossimo passo per Green Bay: iniziare a giocare al primo minuto, non al quindicesimo.
Prossimo passo per New York: dare opzioni più semplici a Geno Smith durante la partita.

San Francisco – Chicago 28-20

Sembrava che i 49ers, nel giorno dell’inaugurazione del loro nuovo stadio, dovessero fare un sol boccone dei brutti Bears visti nella prima uscita stagionale. Così non è stato perché Jay Cutler, QB della franchigia dell’Illinois, trova 3 touchdown nell’ultima frazione per una vittoria imprevedibile. Molta colpa è sulle spalle di Colin Kaepernick, che per quanto grande sia a tratti, sembra altre volte in involuzione. La sconfitta dei suoi 49ers è comunque meno grave di quanto il tabellone mostri. Ne escono ridimensionati ma non troppo.

Prossimo passo per San Francisco: buttarsi questa sconfitta alle spalle e andare avanti per la loro strada.
Prossimo passo per Chicago: essere Cutler-dipendenti da risultati una settimana e tre no. Cercare di sviluppare il gioco in altre direzioni.

Baltimore – Pittsburgh 26-6 (giocata giovedì 11)

E c’era chi diceva che i Ravens sarebbero stati distratti dalla vicenda Rice (sospeso per aver dato un pugno alla sua fidanzata). Baltimore mette in campo una prestazione “old-style” annichilendo con la difesa degli Steelers inermi di fronte a tanta potenza. In attacco la vince Owen Daniels, tight end da due touchdown. Il resto è tutta difesa, attorno alla quale i Ravens costruirono una dinastia e imprescindibile anche nel dopo-Ray Lewis, a cui è stata dedicata una statua fuori dallo stadio.

Prossimo passo per Baltimore: aumentare ulteriormente le giocate corte per Joe Flacco.
Prossimo passo per Pittsburgh: se Roethlisberger non è straordinario non vincono. Devono trovare alternative offensive e sorprendere le difese avversarie.