Sampdoria-Torino. Okaka raggiante dopo la vittoria: “Siamo un grande gruppo. E se Conte chiama…”

Ha il volto felice e la sicurezza di chi sa di aver fatto un grande gol, oltre che una prestazione complessiva da migliore in campo, Stefano Okaka.E a chi gli chiede se si aspettasse una partenza  e un gol del genere: “Perché no – risponde il numero 9 della Sampdoria – anche l’anno scorso a Catania ho fatto un gol così”.  “Ma davvero quando sei partito pensavi di arrivare in porta?”, si azzarda a chiedere qualcuno nella zona mista del Ferrris. “Si – risponde lui sorridendo – se riesco a girarmi non è facile fermarmi”. Chiedere a Moretti “se non gli avesse mollato la maglietta se lo sarebbe trascinato in porta”, si dice scherzando (ma fino a un certo punto) in sala.

Okaka approfitta poi del momento per togliersi qualche sassolino: “da quando è arrivato Bergessio sento dire che devo guadagnarmi il posto – afferma educatamente ma con decisione – in realtà ho dimostrato di avere la piena fiducia del mister”. La concorrenza stimola, certo, ma non c’è rivalità: “siamo un grande gruppo”. Okaka è il volto della prima vittoria dell’era Ferrero: “il presidente è emozionato, sta capendo che il calcio regala grandi emozioni”. Poi arriva, puntuale la domanda sulla nazionale di Conte, che ha già dimostrato di non aver paura a chiamare i giovani: “se dovesse chiamarmi perché dovrei avere paura? – risponde con onestà Okaka – se farò bene e mi chiamerà sarò ovviamente pronto”. Obiettivo stagionale? “il Sassuolo, domenica prossima, ma se il Presidente parla di Europa noi certo siamo con lui”.