Vuelta a España 2014, la presentazione della 20a tappa: il giorno più lungo

La Vuelta a España 2014 affronta la 20a tappa, la Santo Estevo de Ribas de Sil – Puerto de Ancares di 185,7 chilometri. E’ la frazione dove si deciderà la classifica definitiva di questa edizione della corsa iberica. Quattro i Gran Premi della Montagna, compreso quello che porta al traguardo finale. Le prime due ascese serviranno per scaldare i motori. Quella iniziale è l’Alto de Vilaesteva, rampa di 6,4 chilometri, classificata di 2a categoria con pendenza media del 4,5%. La vetta è collocata a 76,1 chilometri dal traguardo. La seconda è l’Alto de O Lago, erta di 3a categoria lunga 8,4 chilometri e con pendenza media del 4,1%. La cima è posizionata a 57,3 chilometri dall’arrivo. Poi tocca ai piatti forti. Si comincia con l’Alto de Folgueiras de Aigas, ascesa di 1a categoria lunga 9,7 chilometri. La pendenza media è del 6,7% con punte del 10% a inizio scalata. La vetta è situata a 22,1 chilometri dalla conclusione. Di questi 9,4 sono in discesa – eccezion fatta per due strappi – mentre i rimanenti 12,7 sono tutti dedicati alla salita finale classificata “Categoria Especial” del Puerto de Ancares. Un’ascesa con pendenza media dell’8,7% e punte del 18% nel quarto chilometro di scalata. Una tappa dove non si potrà bleffare. Chi vuole provare a ribaltare una Vuelta che sembra salda nelle mani di Alberto Contador (Tinkoff-Saxo) dovrà attaccare. Un messaggio chiaramente indirizzato a Froome, Valverde e Rodríguez. Mentre Fabio Aru (Astana), vincitore di due splendide tappe, potrebbe approfittarne nel caso uno o più inseguitori di Contador dovessero incappare in una giornata no. Il sardo, nonostante le smentite di rito, potrebbe ancora fare un pensierino al podio finale.

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Giuseppe Pucciarelli