Serie A – La griglia di partenza: 2° Roma
Terminato il mercato estivo, continua l’analisi approfondita delle venti squadre di Serie A: un sondaggio interno in redazione ci ha portato a stilare la nostra griglia di partenza. Due volte al giorno, alle 8.30 e alle 16.30, scopriremo piano piano – dall’ultima piazza alla prima – tutte le fazioni che disputano la massima serie nazionale, svelandone punti forti e deboli, oltre che agli obiettivi presumibilmente raggiungibili. Oggi tocca alla ROMA, squadra che occupa la nostra 2° piazza virtuale.
L’anno buono. Questo dovrebbe essere, nei pensieri dell’ambiente calcistico (non solo) romanista, l’anno sportivo che verrà. La formazione sapientemente allenata da Rudi Garcia e costruita con la consueta scaltrezza da Walter Sabatini si candida nuovamente, e prepotentemente, alla vittoria finale del campionato di Serie A.
A doverosa premessa dell’analisi pare opportuno evidenziare che il sottoscritto, nel sondaggio di redazione, ha votato la Roma come favorita, davanti alla Juventus (di cui scriverò, per la presente rubrica, io stesso successivamente). Ciò che è accaduto dallo sfortunato (per i colori giallorossi) epilogo del campionato 2013-2014 all’inizio della stagione in corso ha creato in numerosi osservatori la sensazione che il divario tecnico, ma soprattutto psicologico, con la Juventus (principale antagonista campione in carica) si sia notevolmente assottigliato (se non azzerato).
L’entusiasmo della piazza (il cui erratico umore è croce e delizia dell’ambiente romanista) seguente alla campagna acquisti dell’ormai mitologico Walter Sabatini e allo sconquasso avvenuto nelle fila “nemiche” a causa dell’addio di Antonio Conte ha accresciuto la consapevolezza della propria forza in un gruppo già solido, che nella stagione precedente ha dimostrato di avere un elevato livello di competitività in ambito nazionale.
COSA VA – Un anno di esperienza in più per Rudi Garcia e i suoi uomini vuol dire molto. Un campionato chiuso al secondo posto, dopo un’incredibile cavalcata, inchinandosi solo a una squadra che ha saputo riscrivere il record assoluto di punti in un solo campionato vuol dire moltissimo, a maggior ragione se si pensa che l’altra fuoriserie ha sostituito il pilota (saltato fuori dall’abitacolo a corsa iniziata), quello stesso pilota che da tutti era visto come il vero e proprio valore aggiunto della scuderia.
C’è poi anche la statistica a supportare le ambizioni romaniste, vista la decrescente (stando all’albo d’oro del campionato) probabilità di un’ulteriore affermazione dei campioni in carica (sarebbe il quarto titolo consecutivo). Inoltre le altre potenziali candidate al titolo non appaiono sostanzialmente rafforzate, per lo meno non tanto da poter sopravanzare la Roma di Garcia.
La rosa, poi, è stata puntellata e resa più profonda, per consentire all’allenatore transalpino di avere numerose alternative all’undici-tipo: gli acquisti (tra gli altri) di Seydou Keita, Ashley Cole, Iturbe e Manolas rappresentano un notevole miglioramento in termini qualitativi e quantitativi.
COSA NON VA – Trovare punti deboli in questa Roma al momento appare molto complicato, ma ci proveremo; il pericolo principale sembra rappresentato dalla capacità della squadra di dare continuità all’eccellente fase difensiva messa in mostra nel precedente campionato, nonostante l’illustre partenza di Mehdi Benatia, difensore centrale approdato (a peso d’oro) alla corte di Guardiola nel Bayern Monaco.
Si deve tenere conto, inoltre, dell’anagrafe che appesantisce di un altro anno la carta d’identità di Francesco Totti, capitano e giocatore simbolo, nonché fulcro della manovra offensiva della formazione di Rudi Garcia. Il minutaggio di Totti dovrà necessariamente diminuire progressivamente e, lo scorso anno, senza Totti la fase d’attacco ha, alle volte, dimostrato minore fluidità.
C’è però Destro in rampa di lancio (con il quale il gioco romanista si sviluppa in modo diverso rispetto a quando c’è Totti), un finalizzatore eccellente in cerca dell’annata della definitiva consacrazione, anche in ottica azzurra. Saprà Destro proseguire sull’onda della scorsa stagione, migliorando il proprio bottino, oltre che il proprio minutaggio?
Ultimo (e ricorrente) problema che potrebbe manifestarsi è rappresentato dalla cornice che circonda la squadra: l’ambiente romanista, è noto, è capace di esaltarsi con rapidità esponenziale e di deprimersi con altrettanta velocità. La mancanza di stabilità nell’umore della piazza potrebbe togliere serenità alla squadra. Starà anche alla società saper gestire le varie fasi della stagione in modo tale da evitare pericolosi picchi di felicità e depressione.
COSA ASPETTARSI – Certamente la Roma lotterà per il primo posto, partendo (per motivi strettamente connessi alla storia recente del nostro campionato) un passo indietro alla Juventus. Se tutto girerà per il meglio e se, come ipotizzato, la Juventus dovesse perdere (più di) qualche colpo rispetto allo scorso anno, quello in corso potrebbe realmente rivelarsi come l’anno buono per i colori giallorossi, con buona pace degli abitanti romani amanti di colori diversi…
EPISODI PRECEDENTI:
La griglia di partenza – 20° Empoli
La griglia di partenza – 19° Cesena
La griglia di partenza – 18° Palermo
La griglia di partenza – 17° ChievoVerona
La griglia di partenza – 16° Cagliari
La griglia di partenza – 15° Sassuolo
La griglia di partenza – 14° Hellas Verona
La griglia di partenza – 13° Genoa
La griglia di partenza – 12° Udinese
La griglia di partenza – 11° Atalanta
La griglia di partenza – 10° Sampdoria
La griglia di partenza – 9° Torino
La griglia di partenza – 8° Parma
La griglia di partenza – 7° Lazio
La griglia di partenza – 6° Milan
La griglia di partenza – 5° Fiorentina
La griglia di partenza – 4° Inter
La griglia di partenza – 3° Napoli