Si avvicina l’inizio della Champions League 2014-15 ed è, quindi, tempo di previsioni, formulando il pronostico di MondoPallone. Partiamo subito da noi, confessando la nostra convinzione: è alquanto improbabile che Juventus e Roma possano arrivare Berlino, ma questo potrebbe persino risultare più stimolante per i coraggiosi che, spulciando qua e là, possono trovare quote particolarmente alte e, dunque, convenienti.
Quello che non ci stancheremo mai di ripetere (e riscrivere), però, è che, nelle scommesse, si gioca la quota (possibilmente più alta e/o sbagliata), non l’evento che pronostichiamo (o, peggio, auguriamo): nessun bookmaker regala soldi, tutt’altro. Vincere non è impossibile, a patto di essere bravi e, ovviamente, fortunati.
Juve e Maggica, per questa Champions, sono considerate universalmente outsider: i bianconeri hanno una valutazione media di 25, che cala di qualche punto (intorno a 22) per gli allibratori nostrani. Motivo? In Italia vige ancora una buona fetta di scommettitori “tifosi” e, quindi, le puntate sulle nostre squadre sono maggiori, costringendo i bookmaker ad abbassare per contenere il rischio. La quota dei giallorossi, per i quali l’impegno in coppa sarà un’incognita circa il rendimento in Serie A, decolla: media globale 73, vistosamente inferiore tra gli esperti dello Stivale, 50. In entrambi i casi, sconsigliamo o, al limite, diciamo di piazzar poco e, via via, “coprirsi” nel corso della competizione. Il Galatasaray 1999-2000 che vinse la Coppa UEFA, dato a 60 a inizio manifestazione, o l’Atlético Madrid a 40 dell’anno scorso, devono essere un monito (e una speranza) per tutti noi.
Le reali favorite sono quattro, tutte sotto quota 10, ed era prevedibile. Il Real campione s’aggira sui 4,41 (attenzione: in Italia c’è un vantaggioso 4,50), ma vi sottoponiamo un dato: l’ultima doppietta in Coppa Campioni risale al… Milan di Sacchi (stagioni 1988-89 e 1989-90)! Chissà se Ancelotti, uno dei suoi allievi più fedeli, riuscirà a eguagliare il maestro e battere il record assoluto di vittorie per un allenatore. La quota non è invitantissima, ma se ci si crede davvero…
Alle spalle dei blancos, Pep Guardiola e il suo Bayern, scottato nella passata stagione e deciso a rimediare quanto prima: 4,88 la media. In Italia troviamo un 5,00 sul quale, francamente, non sputeremmo. La cabala incoraggia: con i suoi blaugrana, il maestro del tiqui-taca vinse un’edizione, uscì in semifinale nella successiva per tornare subito dopo al trionfo. Corsi e ricorsi storici.
Mettiamo assieme Barcellona e Chelsea con, rispettivamente, 6,30 e 7,10: quote simili per tutti. Il Barça è una mezza incognita: partito bene in Liga, in Europa il discorso può cambiare. Pronostico aperto, così come per i Blues, coi quali Mourinho vorrebbe coronare il sogno di essere il primo tecnico tre volte campione con tre differenti club. Ossatura e talento non mancano, ma la Premier è lunga e difficile, ben più della Liga.
Si sale di quota, alla ricerca del “nuovo” Atlético Madrid: per quel che concerne il vecchio (benché l’organico si sia dovuto, forzatamente, rinnovare, data la razzia di talenti da parte delle società più ricche), la quota è intorno a 20. Interessante, ma non irresistibile, data la difficoltà di ripetere una stagione quasi perfetta come la passata. Più accreditate le due “eterne promesse” a livello continentale: il Manchester City del bravo Pellegrini a circa 13, mentre il sospiratissimo trionfo di Ibrahimović (e Verratti) vale più o meno 15. Sensazioni: potrebbe essere arrivata l’ora per i parigini di Laurent Blanc.
L’ideale “terza fascia” vede, oltre alla Juventus di Allegri, un’altra “incompiuta” in campo europeo, l’Arsenal di Wenger: sulla carta, ci pare rafforzato (Sánchez, Welbeck e Campbell in avanti, Debuchy e Chambers a puntellare una difesa per una struttura già collaudata), e la speranza per i Gunners è quella di recitare la parte, già conosciuta, della sorpresa, magari non fermandosi alla finale come nel 2006. Il 25 generale è plausibile, non attraente. Quota simile anche per i connazionali del Liverpool, cui va applicato tutt’altro ragionamento: sorpresa (nazionale) della stagione passata, rinnovati e non solo per via di Balotelli, i Reds sono tradizionalmente abituati agli exploit continentali. La quota non invitante per i londinesi assume tutt’altro fascino abbinata a un pronostico favorevole per Brendan Rodgers e i suoi: tentativo da considerare. Ultima “quasi” favorita, il Borussia Dortmund che ha stupito due stagioni fa: tra 25 e 30 la quota giusta, sopra la quale una giocata acquista senso.
Oltre queste, il diluvio, ma attenzione: ricordiamo l’Atlético dell’anno passato, quindi, occhi aperti e cuore intrepido!
Tra i club “nobili” non favoriti, segnaliamo dunque il Porto a 75, valutazione equivalente per il Bayer Leverkusen, finalista dodici anni or sono. Stessa fascia della Roma, per intenderci, ma nessuna di queste tre ci entusiasma. Andando oltre, il 100 dei bookmaker italiani per Athletic Bilbao e Monaco ci pare alto e fuori mercato, quindi conveniente: va detto che al Principato si respira aria di smantellamento, mentre i baschi ci piacciono, ma in prospettiva “ricopertura” in corso d’opera.
Gli esperti italiani, preoccupati di non farsi massacrare sulle favorite, alzano sensibilmente (in media del 30%) le quote sulle altre: in tal senso, Zenit San Pietroburgo a 150, Benfica e Schalke 04 a 200, Sporting Lisbona, Shakhtar Donetsk e CSKA Mosca a 300 sono giochesse che potrebbero far divertire, benché le chance di portarle a casa sono davvero minime. La speranza, per noi amanti del calcio che sorprende, è di vedere una di queste (o di quelle non citate) trionfare o, comunque, farsi strada il più possibile: a giugno ne riparleremo. Buona Champions e buone scommesse a tutti!