Ogni settimana vi daremo tutti i risultati del giovedì e della domenica maturati in NFL. Inoltre tenteremo di ipotizzare quali sarebbero le mosse più opportune per le franchigie, dopo aver analizzato mancanze e prospettive emerse dalle partite stesse. Fateci sapere se siete d’accordo con noi. Si inizia chiaramente con la prima settimana, già foriera di moltissimi spunti interessanti.
Seattle – Green Bay 36-16 (giocata giovedì 4 settembre)
I campioni del Mondo festeggiano la prima casalinga con una solida vittoria su un’altra grande della NFC. Ottime prove del runningback Marshawn Lynch (20 corse per 110 yard e 2 segnature) e del defensive back Byron Maxwell, autore dell’intercetto che ha spaccato in due la contesa. Percy Harvin, che l’anno passato aveva giocato solo al SuperBowl, ha dimostrato di poter essere l’arma in più per i campioni in carica. Da notare anche il dominio della linea difensiva dei Seahawks su quella offensiva dei Packers. Dal canto suo Green Bay è restata in partita fino al terzo quarto, ma ha potuto poco contro la strapotere, soprattutto fisico, degli avversari.
Prossimo passo per Seattle: limitare le portate di Lynch per mantenerlo in salute il più possibile.
Prossimo passo per Green Bay: verificare le prestazioni della sua linea offensiva contro avversari più abbordabili.
Chicago – Buffalo 20-23 /OT
Che sorpresa! I Buffalo Bills, squadra senza troppe pretese di Post Season, con un quarterback fortemente criticato in pre-stagione e un assetto offensivo deficitario battono i più quotati Bears, a domicilio. La squadra di Chicago soffre gli errori del suo quarterback Jay Cutler e la scarsa vena degli altri playmaker offensivi come Matt Forte e Brandon Marshall. In overtime, Buffalo sfrutta invece a dovere una corsa del “vecchio” Fred Jackson che suggella la vittoria.
Prossimo passo per Chicago: recuperare Alshon Jeffery, Slauson e Garza. Con loro in infermeria l’attacco renderebbe ancora meno.
Prossimo passo per Buffalo: confermarsi contro i Dolphins, che giocano un attacco del tutto differente da quello dei Bears.
Atlanta – New Orleans 37-34 /OT
Nella più bella partita della giornata i Falcons mettono a segno una vittoria leggendaria contro i Saints. Gli attacchi dominano, decide un fumble di Marques Colston in overtime. Ryan e Brees sugli scudi, sarà battaglia per il titolo divisionale sino alla fine. Da beatificare un paio di interventi delle safety dei Falcons su lanci profondi di New Orleans: sono loro a mantenere a galla i padroni di casa nel primo tempo.
Prossimo passo per Atlanta: far rendere al meglio Gabe Carimi in linea offensiva.
Prossimo passo per New Orleans: trovare la giusta concentrazione in fase difensiva, limitare gli errori di placcaggio.
Baltimore – Cincinnati 16-23
Ricapitoliamo: i Bengals sono andati a casa dei Ravens, hanno chiuso il primo tempo 15-0 con cinque field goal, poi, una volta raggiunti, hanno vinto con un passaggio da 77 yard di Andy Dalton per A.J. Green, che stava perdendo la palla e poi l’ha ripresa a mezz’aria? Deve essere stato un sogno per i tifosi di Cincinnati! Partita “selvaggia” in Maryland, in cui si è visto anche un touchdown da 80 yarde dell’esperto Steve Smith per i Ravens. Ma alla fine l’hanno spuntata, sovvertendo il pronostico, dei combattivi Bengals, alla faccia di chi diceva che la corona divisionale era scontro a due tra Steelers e Ravens.
Prossimo passo per Baltimore: migliorare il gioco di corsa (Joe Flacco ha lanciato 62 volte, troppe)
Prossimo passo per Cincinnati: smarcare Tyler Eifert o Jermaine Gresham in End Zone.
Philadelphia – Jacksonville 34-17
Gli uomini di Chip Kelly iniziano a giocare solamente nel secondo tempo, ma sfruttano a piacimento le amnesie difensive dei Jaguars. Nelle fila di questi ultimi più di 100 yard su ricezione per il semi-sconosciuto Allen Hurns, che nella prima parte d’incontro sfrutta i placcaggi mancati dai difensori di casa per involarsi verso due touchdown. Gli Eagles si dimostrano spettacolari grazie all’attacco “up-tempo” del loro allenatore, e nel secondo tempo Nick Foles metto in cascina altri numeri da capogiro dopo quelli della scorsa stagione.
Prossimo passo per Philadelphia: iniziare a giocare al primo minuto; troppe coronarie a rischio in Pennsylvania!
Prossimo passo per Jacksonville: crescere; Philadelphia ha tentato spesso le stesse giocate. Non è semplice ma la squadra di Gus Bradley deve imparare a leggere meglio la partita.
Houston – Washington 17-6
Con una linea difensiva così, i Texans possono permettersi di segnare una solo volta e vincere le partite. J.J. Watt, nonostante il principesco contratto firmato due settimane fa, non si risparmia di certo. Grazie a lui e il resto della linea che brilla di luce riflessa sul numero 99, Robert Griffin è annullato e basta un touchdown e un punt bloccato per avere la meglio dei pellerossa, in crisi di identità come il loro logo, oggetto di dibattiti per tutta l’estate.
Prossimo passo per Houston: togliere qualche portata a Arian Foster (26 ieri), trovargli un runningback complementare.
Prossimo passo per Washington: sacrificare un bersaglio offensivo e rimpolpare la linea offensiva, coinvolgendo magari entrambi i tight end in fase di bloccaggio.
Pittsburgh – Cleveland 30-27
Gli Steelers devono vincerla due volte: dominano il primo tempo che si chiude 27-3, poi subiscono la rimonta e alla fine vincono con un field goal a pochissimi secondi dal termine. La coppia Roethlisberger – Brown è stellare, e nel finale Markus Wheaton da una mano con due ricezioni provvidenziali. Ottimo anche Le’Veon Bell, 21 corse per 1o9 yard. Paradossalmente è stato un infortunio, quello al runningback titolare Ben Tate, a rimettere Cleveland in partita. Il rincalzo Terrance West ha infatti totalizzato 100 yard e Isaia Crowell, terzo RB, due touchdown che hanno riportato i Browns in partita. Il calcio di Suisham ha però ridato la W a Pittsburgh, che evita così la figuraccia.
Prossimo passo per Pittsburgh: stabilizzare il gioco offensivo e renderlo continuo.
Prossimo passo per Cleveland: coinvolgere Miles Austin in modo regolare, per avere un bersaglio supplementare in fase offensiva.
Saint Louis – Minnesota 6-34
Dopo aver perso il secondo quarterback della stagione appena iniziata, Saint Louis deve fare i conti con lo sbocciare di Cordarrelle Patterson, tuttofare di Minnesota che corre per più di 100 yard e un touchdown. Risultato mai in bilico, con i Vikings che capitalizzano le occasioni che si presentano e ammazzano la partita con tre segnature nelle seconda parte di gara. Troppa poca cosa i Rams di coach Jeff Fisher per emettere sentenze, ma Minnesota esce sicuramente rinfrancata da questo confronto.
Prossimo passo per Saint Louis: almeno, commettere meno penalità (13 in questa gara).
Prossimo passo per Minnesota: mantenere questo livello di aggressività offensiva anche contro i Patriots settimana prossima.
Kansas City – Tennessee 10-26
Altra debacle casalinga di grossa entità quella dei Chiefs di Andy Reid. Senza Dwayne Bowe e con Derrick Johnson e Mike DeVito infortunatisi a partita in corso, Kansas City ha potuto fare poco di fronte agli intraprendenti Titans che in estate hanno cambiato totalmente guida tattica, sia in attacco che in difesa. Jake Locker, forse per la prima volta in carriera, è stato preciso dalla posizione di quarterback, Dall’latra parte Alex Smith, fresco di rinnovo, lancia tre intercetti, condannando ancora di più i suoi.
Prossimo passo per Kansas City: c’è ben poco da fare, ma se il tuo miglior placcatore è una safety, bisogna riorganizzare il tuo front seven.
Prossimo passo per Tennessee: non montarsi la testa per una vittoria facile, anche se i segnali positivi ci sono tutti.
Miami – New England 33-20
Nelle parole di Tony Dungy su Twitter il succo della partita: “I Dolphins hanno dominato i Patriots in ogni aspetto del gioco, Tom Brady è stato sotto pressione per tutta la partita.”. Tendiamo a fidarci dell’ex allenatore di Colts e Buccaneers. Vittoria insperata alla viglia per la franchigia della Florida, che ora può puntare alla testa della division, di solito preda di New England. Impeccabile la prestazione del runningback Knowshown Moreno per Miami: 24 corse per 134 yard.
Prossimo passo per Miami: mantenere la stessa aggressività anche fuori casa.
Prossimo passo per New England: migliorare il rendimento della linea difensiva contro le corse avversarie.
New York Jets – Oakland 19-14
La difesa di Rex Ryan spegne gli entusiasmi dei Raiders, convinti di avere in Derek Carr la risposta alla loro sete di vittoria. Il rookie se la cava bene, ma la pressione portata dai Jets lo riduce a poco più di 150 yard in tutto l’incontro. Alla fine, la rimonta di Oakland si spegne su un onside kick ricoperto dai padroni di casa, ma innegabili sono le difficoltà offensive dei californiani. I Jets utilizzano Michael Vick nella Wildcat formation per un po’ di spettacolo supplementare, ma la vincono grazie al supporto dei loro runningback.
Prossimo passo per New York: migliorare in Red Zone.
Prossimo passo per Oakland: implementare più screen e passaggi corti per aiutare l’attacco contro difese come quella dei Jets.
Dallas – San Francisco 17-28
Il più classico dei testa-coda non ha riservato sorprese. Tony Romo lancia tre intercetti, la difesa dei 49ers, anche senza Navorro Bowman, domina e l’attacco esegue. Dopo solo 4 giocate offensive, San Francisco guida per 21 a 3, con il primo quarto che va a spegnersi, anche complice il ritorno di fumble di Chris Culliver. Il resto della gara si trasforma in garbage time in quanto il divario è davvero troppo al Cowboys Stadium.
Prossimo passo per Dallas: cercare un nuovo quarterback… a parte gli scherzi, nell’immediato è necessario cercare un modo per commettere meno palle perse.
Prossimo passo per San Francisco: trovare un target in End Zone diverso da Vernon Davis (2 touchdown in questa giornata).
Tampa Bay – Carolina 14-20
In quanti avrebbero scommesso sui Panthers una volta che Cam Newton, il loro fantastico quarterback, ha rinunciato a giocare a poche ore dal calcio d’inizio? Nessuno. Invece i ragazzi di Ron Rivera, una delle squadre più cambiate dallo scorso inverno, hanno sorpreso tutti con una vittoria che da grossi vantaggi a livello di classifica. La squadra del nuovo coach Lovie Smith, dall’altra parte, ha commesso troppi errori individuali (Dashon Goldson ha mancato un intercetto e sono stati commessi tre fumble e due intercetti) per poter aspirare a una vittoria. Una W in trasferta per Carolina, senza QB titolare e contro un avversario divisionale: meglio di così non c’è molto.
Prossimo passo per Tampa Bay: organizzare il personale difensivo a immagine e somiglianza del suo ottimo head coach.
Prossimo passo per Carolina: mantenere la concentrazione difensiva anche nel quarto periodo (concessi due touchdown a Tampa Bay).
Denver – Indianapolis 31-24
Segue il pronostico il secondo incontro tra Peyton Manning e la sua ex squadra. La vittoria dei Broncos, candidati al Super Bowl, non è una sorpresa, ma avanti per 24 a 0 la squadra di John Fox fatica a chiudere l’incontro al cospetto dei volenterosi Colts, che si piegano definitivamente a pochi secondi dal termine dopo una rimonta impressionante. Un grande Ryan Clady ha protetto Manning al meglio, e la difesa di Denver ha lavorato alla perfezione per grosse porzioni di partita, grazie agli innesti arrivati quest’estate (DeMarcus Ware, T.J. Ward, il rookie Bradley Roby). Sul fronte Indy segnaliamo le 98 yard di Reggie Wayne, al ritorno dopo l’infortunio.
Prossimo passo per Denver: Wes Welker è mancato molto all’attacco; per muovere la catena serve un bersaglio affidabile come lui.
Prossimo passo per Indianapolis: fare qualcosa per una linea offensiva impresentabile.