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Mondiali basket, Spagna 2014: Usa e Roja da copione, crollo Grecia

Weekend all’insegna del grande basket internazionale di area FIBA. Dopo le emozioni della fase a gironi, condita dal dominio degli Stati Uniti e della Spagna padrona di casa, le migliori 16 squadre del pianeta si sono date battaglia per superare l’ostacolo degli ottavi e coltivare il sogno mondiale. Poche le sorprese, con la Roja e il team USA francamente troppo superiori rispetto a Messico e Senegal, comunque soddisfatti già per aver superato la prima fase. Sugli altri campi, crollo della Grecia contro la Serbia e impeccabile la Slovenia sulla Repubblica Dominicana. 

USA, REGOLATI I VICINI DI CASA – Se solitamente, negli sport di squadra, il titolo di vicino rumoroso spetta al Canada, stavolta è il Messico a tentare l’impossibile: Gutiérrez e soci ci provano ma non reggono il talento e la potenza del team USA, che impatta già nel primo parziale (23-13); nonostante la prova di Ayón, che gioca il suo basket di club ad Atlanta e a fare bella figura ci tiene, i messicani perdono terreno e chiudono il primo tempo sotto di 15. Stati Uniti col vento in poppa nella ripresa e promossi ai quarti grazie al “ventello” di Curry. Per il Messico giganteggia Ayón, autore di 25 punti conditi da 8 rimbalzi. Al Palacio de Deportes de la Comunidad de Madrid, successo della Francia campione d’Europa sulla Croazia, battuta 69-64. Non bastano i 27 punti di Bogdanović, anche perché i transalpini reagiscono nel secondo quarto al primo arrembante parziale croato. Il +5 finale legittima il sogno francese, ora atteso però dalla grande sfida alla Spagna padrona di casa, impassibile davanti al Senegal, travolto 89-56. A Barcellona, Repubblica Dominicana eliminata dalla Slovenia, sorretta da Zoran Dragić (18 p.).

NIENTE DERBY D’OCEANIA – Sfuma, con le gare della domenica, il sogno del derby d’Oceania: Tall Blacks aggrappati alla partita ma non tanto da battere una Lituania che si gode l’exploit di Valančiūnas (22 p.). Vero che Webster aiuta la causa neozelandese, ma pesa il 9-23 del primo parziale e lituani autoritari (71-76). Madrid assiste al crollo della Grecia contro la Serbia, straripante in un +18 finale nato soprattutto nella ripresa; Bogdanović miglior marcatore con 21 punti. Grandi emozioni a Barcellona, con l’Australia beffata a 5” dal  termine dalla Turchia, mai doma anche quando chiunque perderebbe le speranze. Amaro epilogo per i Boomers, a lungo in controllo e al comando delle operazioni ma certo poco cinici nella gestione dei possessi più pesanti: va avanti la cara vecchia Europa che si gode i 32 punti della coppia Güler-Preldžič. Nell’ultimo ottavo di giornata, il Superclásico” arride al Brasile, che supera l’Argentina sfruttando appieno la profondità del proprio roster e la stanchezza albiceleste. Protagonisti della sfida Neto e Viera tra le fila verdeoro, deludente Scola. Dopo 50 anni, dunque, il Brasile riesce ad avere la meglio degli argentini, interrompendo una striscia di quattro sconfitte consecutive.

OTTAVI DI FINALE

Sabato 6 settembre

Usa-Messico 86-63

Francia-Croazia 69-64

Repubblica Dominicana-Slovenia 61-71

Spagna-Senegal 89-56

Domenica 7 settembre

Nuova Zelanda-Lituania 71-76

Serbia-Grecia 90-72

Turchia-Australia 65-64

Brasile-Argentina 85-65