Vuelta a España 2014: Ryder Hesjedal vince la 14a tappa. Si rivede Froome

La Camperona, 8 km di salita con delle punte tremende al 19,5% talmente dure da mettere in difficoltà anche gli scalatori più puri. Sarebbe stato utile un motorino sulla salita finale della 14° tappa della Vuelta e per ironia della sorte il trionfo è andato a Ryder Hesjedal. Già, proprio quell’Hesjedal diventato involontario protagonista di un caso dopo un filmato che lo accusava  di nascondere un motorino nella sua bicicletta. Un’accusa pesante che ha acceso le discussioni, gettando nella mischia anche coloro che in questo periodo avevano seguito poco le vicende della corsa spagnola, sia per la poca visibilità televisiva (la corsa non è trasmessa sui canali Rai), sia per l’assenza di quel Vincenzo Nibali capace di far appassionare i tifosi italiani nell’ultimo Tour.

Lasciando da parte le polemiche e le accuse di complotto dei giorni passati, quella odierna di Hesjedal è stata una vittoria frutto del giusto mix di tenacia ed esperienza. Il canadese, infatti, ha lasciato scattare Zaugg tra gli fuggitivi arrivati ai piedi della salita finale, ma lo ha tenuto a regolare distanza, controllando e sfruttandolo come un punto di riferimento importante. Nei metri conclusivi è arrivato lo scatto deciso per andare a riprendere uno Zaugg esausto e lasciarlo sul posto verso la conquista della tappa. Un trionfo utile a cancellare l’opaca prova della settimana passata in cui il canadese aveva subito la fatica e soprattutto i ventagli, che lo avevano mandato in anticipo fuori classifica.

Le emozioni, però, non sono mancate nemmeno tra i big di alta classifica, arrivati distanziati a due minuti e mezzo dai fuggitivi. La corsa ha ritrovato il Froome che in tanti si aspettavano, molto tattico sulla sua bici e pronto a rispettare il suo ruolino di marcia senza osservare ciò che facevano gli avversari. Il britannico c’è, oggi lo ha dimostrato, e per Contador questo rappresenta una dura minaccia vista la poca differenza che li separa in classifica con una cronometro finale all’orizzonte. Buona anche la prova di Purito Rodriguez, migliorato rispetto alla condizione vista sulle strade francesi. L’Italia, invece, può godersi un Fabio Aru superlativo, salito di una posizione in classifica e in grado di tenere il ritmo dei big senza lasciarsi sorprendere; il sardo dell’Astana sulla carta può ancora dire la sua per il podio, ma ciò che importa è che il futuro del ciclista italiano oggi ha ricevuto delle nuove conferme da questo ragazzo.

Rigoberto Uran scivola in classifica al quinto posto e le sue gambe in salita viaggiano ancora una volta a ritmo diverso rispetto agli avversari. Male anche Alejandro Valverde, coraggioso ad attaccare per primo Contador, ma finito per perdere una ventina di secondi all’arrivo. Contador resta maglia rossa, mentre cambia volto la maglia del leader degli scalatori che passa sulle spalle di Luis Leon Sanchez. Domani si sale ancora a Lagos de Covadonga, 12 km con 17.5 % nel finale che farà molto male.

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RISULTATI, CLASSIFICHE E PRESENTAZIONI DELLE TAPPE

14a tappa Ordine d’arrivo

1. Hesjedal
2. Zaugg +10”
3. Erviti +30”
4. Kolobnev +39”
5. Meintjes +42”
6. De Clerq +52”
7. Sicard +1’44”
8. Arroyo +2’02”
9. Verona +2’15”
10. Froome +2’36”

Classifica generale

1. Contador
2. Valverde +42”
3. Froome +1’13”
4. J.Rodriguez +1’29”
5. Uran +2’07”
6. Aru +2’15”
7. S.Sanchez +3’26”
8. Gesink +4’14”
9. Anacona +4’36”
10. D.Martin +4’37”