Dopo la convincente prestazione all’esordio in nazionale contro l’Olanda, si sono sprecati i commenti negativi sulla cessione affrettata di Simone Zaza dalla Juventus al Sassuolo per 7.5 milioni di euro durante l’ultima sessione di calciomercato.
Ciò che diventa necessario chiarire è prima di tutto la presenza di una clausola di ricompra stipulata tra le due società al momento del trasferimento: la società bianconera infatti ha la possibilità di riacquistare l’intero cartellino del giocatore nella sessione estiva del calciomercato 2015 per un importo di 14 milioni di euro (non 15 come si sta erroneamente riportando). Il diritto è stato esteso anche alla stagione successiva, aumentando la cifra a 18 milioni per l’anno 2016.
Detta così, può sembrare ugualmente un’operazione poco lungimirante che vedrebbe un esborso ingente come premio di valorizzazione ai neroverdi per l’attaccante lucano. Qualche numero in più: la Juventus ha rilevato Zaza dall’Atalanta per 3.5 milioni nel 2013, cedendone nella stessa finestra di mercato la metà al Sassuolo per 2.5. Nel mercato appena concluso i bianconeri hanno incassato invece 7.5 milioni per la seconda metà, risolvendo la comproprietà a favore del Sassuolo e stipulando contestualmente la clausola di ricompra già spiegata poco sopra.
Vediamo così come ad oggi la società torinese abbia un guadagno netto nell’operazione di 6.5 milioni: pertanto, nel caso in cui il giocatore dovesse confermare quanto di buono visto fino ad oggi, la spesa effettiva della Juventus sarà di soli 7.5 milioni nel 2015 o, in alternativa, di 11.5 nel 2016.
Un investimento quindi irrisorio, se rapportato alle cifre che girano nel mercato odierno, per quello che tutta l’Italia incensa come un futuro pilastro della nazionale azzurra e per il quale a Torino si sprecano i sorrisi per l’intelligente operazione condotta.