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Vuelta a España 2014, la presentazione della 13a tappa: si va in fuga

La Vuelta a España 2014 riparte da Belorado per arrivare a Obregón, presso il Parque de la Naturaleza de Cabárceno, per una 13a tappa lunga 188,7 chilometri. Una frazione che presenta un’altimetria che si presta a una lettura di corsa che sembra scontata. Dovrebbe formarsi una fuga composta da uomini fuori classifica che si giocheranno il successo di tappa sui tre Gran Premi della Montagna previsti. I primi due sono di 3a categoria. Si tratta dell’Alto Estacas de Trueba e del Puerto de la Braguia. La prima è un’ascesa di 11 chilometri, con pendenza media del 5,8% e cima collocata a 78,7 chilometri dal traguardo. La seconda è una rampa di 6 chilometri, pendenza media del 5,8% e vetta posizionata a 56,7 chilometri dall’arrivo. L’ultima fatica in programma è invece un’ascesa di 2a categoria, l’Alto del Caracol. Un’erta lunga ben 10, 5 chilometri ma con pendenza media leggera, trattandosi solo del 5,6%. La cima è situata a 37,2 chilometri dalla conclusione. Molto probabilmente su questa salita si assisterà a una prima scrematura tra gli attaccanti. Mentre la vera bagarre si scatenerà sullo strappo di 500 metri previsto tra il terzultimo e penultimo chilometro di corsa. Una rampa dove chi avrà le gambe per fare la differenza si aggiudicherà la tappa. Gli uomini di classifica dovrebbero invece rimanere tranquilli in gruppo. Saranno altre le frazioni in questa Vuelta dove darsi battaglia.

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