Terminato il mercato estivo, continua l’analisi approfondita delle venti squadre di Serie A: un sondaggio interno in redazione ci ha portato a stilare la nostra griglia di partenza. Due volte al giorno, alle 8.30 e alle 16.30, scopriremo piano piano – dall’ultima piazza alla prima – tutte le formazioni che disputano la massima serie nazionale, svelandone punti forti e deboli, oltre che agli obiettivi presumibilmente raggiungibili. Oggi tocca al Cagliari, squadra che occupa la nostra 16° piazza virtuale.
Dopo vent’anni è finita l’era Cellino, che ha spostato Oltremanica, a Leeds, i propri interessi calcistici, ed è iniziata l’era Giulini. Il patron della Fluorsid, con un passato nel cda dell’Inter, ha rilevato il club isolano e ha portato una ventata di freschezza in tutto l’ambiente. Il primo cambio è avvenuto nella guida tecnica della squadra: da Ivo Pulga, che pure aveva condotto i rossoblù alla salvezza la scorsa stagione, al guru boemo Zdeněk Zeman, che ha montato in città i tendoni del suo personalissimo circo.
Il nuovo presidente, però, si è mosso anche sul fronte stadio, ottenendo l’ampliamento della capienza del Sant’Elia da cinque a dodici mila posti e fissando l’obiettivo dei diciotto mila entro la gara contro la Juventus del prossimo 18 dicembre. L’entusiasmo della gente per l’arrivo di Zeman e per la riapertura ampliata dello stadio si è risolto con un boom degli abbonamenti, favorito da una campagna pubblicitaria condotta in limba sarda.
Sul fronte mercato, i sardi si sono rivelati fra i più attivi e la società ha accontentato il boemo in tutto e per tutto (“Zeman è il nostro Mourinho”, ha dichiarato Tommaso Giulini qualche tempo fa), arricchendo la vecchia ossatura della squadra (Rossettini, Pisano, Conti, Ekdal, Cossu, Ibarbo, Sau) di ben tredici nuovi innesti. È vero che è partito Astori, ma sono arrivati tanti giovani di qualità e prospettive: Colombi e Cragno in porta, in difesa Ceppitelli, Capuano, Benedetti e Balzano, a centrocampo Crisetig, Donsah e Capello, davanti Longo, Farias e il gioiellino brasiliano Caio Rangel. A proposito di brasiliani, la ciliegina sulla torta si chiama João Pedro, ufficializzato nelle ultime ore di mercato. Un centrocampista offensivo che farà comodo per il 4-3-3 di Zeman.
COSA VA – La bella vittoria dinanzi al proprio pubblico in Tim Cup contro il Catania (2-0), oltre a riconciliare la squadra con i tifosi, ha messo in mostra sprazzi di gioco zemaniano, con il tridente, composto da Cossu, Sau e Farias, apparso già in grande spolvero. D’altronde, il brasiliano si è ambientato presto perché conosce Sau dai tempi del Foggia. Le alternative, inoltre, non mancano per il boemo, visto che Longo e Caio Rangel scalpitano in panchina e presto rientrerà dall’infortunio anche la freccia nera Ibarbo. Il punto guadagnato al Mapei Stadium contro il Sassuolo, poi, consente di preparare la gara interna contro l’Atalanta con una certa tranquillità.
COSA NON VA – Le idee di Zeman necessitano di tempo per essere metabolizzate e i pesanti carichi della preparazione hanno prodotto sonore figuracce nelle ultime amichevoli estive. Vero che nelle due partite ufficiali giocate la squadra si è ben disimpegnata, ma sia fase difensiva che attacco, specialmente contro il Sassuolo, non hanno convinto. La rete di Zaza è nata da una situazione di difesa alta, anzi altissima, tipica del gioco del boemo. Inoltre, il Cagliari non è riuscito a sfruttare a pieno gli spazi e la qualità dei propri attaccanti. Meno male che Sau, grazie a una grande azione di Balzano sulla destra, ha trovato la rete del pareggio. Per affinare i meccanismi ci sarà tempo.
COSA ASPETTARSI – Sulla carta, ci sono almeno 3-4 squadre che hanno un organico inferiore rispetto a quello dei sardi. Per questa ragione, è lecito aspettarsi dal Cagliari l’ennesima salvezza tranquilla degli ultimi anni. Ma con Zeman al timone, di tranquillo non c’è mai nulla ed è proibitivo fare pronostici. La presenza della vecchia guardia, e in primis di capitan Conti, è sinonimo di garanzia, ma i numerosi giovani arrivati devono dimostrare sul campo di valere la Serie A. Se queste scommesse si riveleranno azzeccate, i sardi potranno divertirsi, divertire e, chissà, puntare a qualcosa in più della salvezza. Altrimenti, il rischio di cadere nel baratro è dietro l’angolo.
EPISODI PRECEDENTI:
La griglia di partenza – 20° Empoli
La griglia di partenza – 19° Cesena
La griglia di partenza – 18° Palermo
La griglia di partenza – 17° ChievoVerona