Roma, il dramma di Balzaretti: “Non so quando guarirò, farò il possibile per tornare a giocare”
E’ il momento di fare il punto della situazione per Federico Balzaretti, che in conferenza stampa parla dell’infortunio che lo tormenta da oramai dieci mesi. “Tutto è successo una decina di mesi fa, ho avuto questo dolore sul pube, non avendo mai avuto un problema simile pensavo fosse una cosa passeggera, tant’è che ho giocato la partita col Sassuolo. Alla fine di quella partita – ha spiegato il terzino giallorosso – non avevo nemmeno la forza di camminare. Pensavo fosse una cosa da poco, l’abbiamo trattata come una pubalgia, ma evidentemente non era così: naon ci sono stati risultati, abbiamo fatto altri esami, abbiamo riscontrato questo problema alla sintesi pubica, dove ci dovrebbe essere della cartilagine che ora non c’è più. Abbiamo provato con la società e con il dottore ad andare in America, anche grazie all’intervento del presidente, l’operazione non ha dato risultati”. TENTATIVI A VUOTO – “Abbiamo fatto vari tentativi, siamo andati a Monaco di Baviera, purtroppo non è andata bene. Ora abbiamo fatto quest’ultimo intervento in Germania, doppio, che serviva per sentire meno dolore, visto che purtroppo questo problema non mi permette di correre e di fare le cose minime. In palestra riesco a fare più cose, in campo quando corro più velocemente o calcio purtroppo non riesco a reggere quelli che sono i ritmi. Purtroppo mi devo fermare per non so quanti mesi, c’è la possibilità che questo dolore mi rimanga per sempre, con tutte le conseguenze. Ce la metterò tutta, voglio guarire, mi sento ancora un giocatore e proverò a guarire. È una promessa che ho fatto a tutti. È molto difficile, sono sincero, è frustrante non riuscire a fare nulla. Abbiamo provato più di tutto quello che c’era da fare, purtroppo per ora i risultati non per colpa dei dottori, non sono andati a buon fine. Proverò in ogni modo a tornare a giocare, è la cosa che più amo fare. È la mia professione, tutti sanno quanto ci tenga, quanto dia me stesso per i compagni”. CRISI – “Mi sento in parte in colpa con i compagni, vorrei gioire e soffrire in campo con loro, per ora soffro fuori ma ci sono sempre. Ringrazio la società che mi è stata vicina e i dottori – ha aggiunto Balzaretti – non mi hanno fatto mai mancare niente. È sintomo che la Roma è una grandissima famiglia, ed è la cosa più importante. Mi stanno supportando a 360 gradi, sto vivendo un periodo estremamente difficile anche a livello psicologico. Venire ogni giorno con la speranza di riuscire a stare bene e non starci è frustrante. A differenza di altre patologie, questa non si sa quando e se andrà via, non ci sono tempi di recupero, non si sa se quel che si fa funzionerà. Questa è la cosa più difficile da accettare”.