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Vuelta a España 2014, la presentazione della 9a tappa: il primo giorno della verità

La Vuelta a España 2014 riparte da Carboneras de Guadazaón per arrivare ad Aramón Valdelinares, per una 9a tappa lunga 185 chilometri. Si tratta del secondo arrivo in salita della corsa iberica, ma, a differenza di quanto visto giovedì scorso a La Zubia, è la prima frazione in cui l’ascesa finale è preceduta da altre due rampe impegnative. La tappa prevede infatti, compreso quello di arrivo, ben tre Gran Premi della Montagna. Il primo è il Puerto de Cabigordo, ascesa di 3a categoria, lunga 6 chilometri con una pendenza media del 5,4% e cima collocata a 61 chilometri dall’arrivo. Il secondo è l’Alto de San Rafael, erta di 2a categoria di 11,5 chilometri con pendenza media del 4,3%. La vetta è posizionata a 13,5 chilometri dal traguardo. Di questi 5,5 sono in discesa, mentre i restanti 8 portano al traguardo in cima di Aramón Valdelinares. Si tratta di un’ascesa che prevede una pendenza media del 6,6% e una punta dell’8,5% presente per tutto il penultimo chilometro di scalata. L’ultimo chilometro invece ha una pendenza facile, attorno al 2,5%. Una frazione dove si capirà qualcosina in più sugli aspiranti alla Maglia Rossa di Madrid. C’è attesa per conoscere come si sistemeranno le cose in casa Movistar tra Valverde e Quintana, per sapere se Froome riuscirà a non risentire della caduta di venerdì e se Contador dimostrerà che la gamba sta pian pian crescendo. E c’è attesa per vedere se il nostro Fabio Aru potrà confermare la buona prova di giovedì sul traguardo di La Zubia.

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