Negli Anni ’20, prima che lo Schalke 04 decise di staccarsi dalla società ginnica co-fondatrice, numerosi tesserati, prima che calciatori, erano semplici “Knappen”, minatori. Il bacino della Ruhr che avvolge Gelsenkirchen, Dortmund e Düsseldorf è da sempre il grande polo estrattivo di tutta la Germania: la fatica del logorante lavoro in miniera veniva combattuta in un solo modo, al sabato pomeriggio allo stadio. Minatori in campo, minatori sugli spalti.
Da questo indissolvibile connubio lo Schalke contemporaneo ha reso omaggio al proprio passato ricostruendo ex novo il tunnel che porta sul campo di gioco della Veltins-Arena: due pareti rocciose costeggiano il passaggio dei giocatori intimoriti, forse, dalle tenebre leggermente allontanate da alcune fioche luci. La società blu reale ha deciso d’innaugurarlo per la seconda giornata di Bundesliga postando una foto sul proprio profilo Twitter. E il Bayern Monaco è rimasto impressionato da tanta bellezza. I minatori riemergono dal cuore della terra: “Ed infine uscimmo a riveder le stelle” scrisse Dante.