C’eravamo lasciati con la Juventus in festa per il terzo scudetto dell’era Antonio Conte e la Roma pronta alla rivincita per l’anno successivo. Successivamente i mondiali con tutto ciò che ne consegue tra convocazioni, critiche sistematiche alle scelte del mister, l’euforia per il successo con l’Inghilterra, la rabbia per la sconfitta con la Costa Rica e la delusione per quel gol di Godin e quel morso di Luis Suarez. Poi un lungo periodo di attesa per alcuni interminabile. Certo c’erano le amichevoli, il calciomercato e il calcio internazionale, in molti casi più avvincente di certe partite di serie A, ma per il tifoso quella mancanza continuava lo stesso a sentirsi almeno fino a oggi, fino al calcio d’inizio del match del Bentegodi di Verona.
La Serie A è tornata e lo ha fatto subito con un botta e risposta tra la nuova Juve targata Max Allegri e la Roma di Rudi Garcia, arricchita nella propria rosa per presentarsi con un organico competitivo e pronto alla novità del doppio impegno campionato-Champions. Prepariamoci dunque a una nuova sfida tra bianconeri e giallorossi con le due squadre più vicine tra loro e probabili protagoniste di un testa ancora più equilibrato di quello dello scorso anno.
Stasera ci sarà la prima delle milanesi, anch’esse ricche di novità a partire dalla presenza in panchina di Filippo Inzaghi, e del Napoli, carico e arrabbiato dopo la brusca eliminazione nei preliminari di Champions. Nuovo campionato, nuove sfide, ma anche vecchi e nuovi problemi a partire dal caos creatosi nei campionati inferiori. Chi credeva che il ripescaggio del Vicenza avrebbe chiuso qualsiasi discorso si sbagliava di grosso. Del resto con ogni singola squadra a recriminare i propri diritti c’era da aspettarsi una pioggia di ricorsi e con il forte rischio che il terremoto possa allargarsi, creando una situazione ancora più problematica di quella attuale. Per il momento non ci rimane che restare sereni, goderci il calcio giocato di questo fine settimana, i prossimi novanta minuti di serie A e il debutto di Antonio Conte sulla panchina azzurra, poi purtroppo ritorneremo a parlare di quelle vicende extra-calcistiche che sinceramente vorremmo lontane dal nostro calcio.