Termina al secondo turno il torneo di Andreas Seppi, sconfitto 6-4, 7-6, 6-4 da un Kyrgios praticamente perfetto al servizio. Nel primo set l’italiano subisce il break decisivo nel decimo gioco, mentre nel secondo parziale l’incontro è molto equilibrato ma l’australiano prima annulla due palle break, e poi sfrutta alcuni brutti errori dell’azzurro nel tie-break per portarsi 2 set a 0. Infine Kyrgios chiude la partita in meno di due ore di gioco, andando a vincere anche il terzo set dopo aver strappato il servizio a Seppi nel quinto game. Troppo superiore oggi il giovane australiano per Seppi, che non ha saputo trovare mai il modo di mettere in seria difficoltà il suo avversario.
Simone Bolelli esce dagli US Open con un enorme rammarico. Il bolognese era infatti avanti 7-5, 7-6 su Tommy Robredo, giocando un ottimo tennis aggressivo e concreto che ha messo parecchio in difficoltà lo spagnolo. Poi, sul 5 a 4 in favore di Robredo (e servizio Bolelli) nel terzo parziale l’episodio decisivo: su un colpo profondo dello spagnolo si sente un no. Sembra a tutti quello del giudice di linea. Ma non è così, era uno spettatore ad aver gridato out. Bolelli tira la palla di là, ma sulla ribattuta dello spagnolo gioca una palla molle che non arriva alla riga della battuta nel campo di Robredo, che la tira lentamente dall’altra parte del campo. Pascal Maria, il giudice di sedia, dice di rigiocare il punto, ma poi ci ripensa, incolpando Bolelli di aver alzato il braccio per interrompere il punto. Mentre l’italiano e Maria discutono, interviene il supervisor Lars Graff, che parla soltanto con Maria, chiede se Bolelli abbia interrotto lui il gioco e decide di dare il punto a Robredo, che così ha una palla set. Il tennista di Bologna, visibilmente infastidito dalla decisione presa, perde il punto e il set. Da questo momento sale la fiducia dello spagnolo che ribalta il risultato e in 3 ore e 37 minuti di gioco approda al terzo turno con il punteggio di 5-7, 6-7, 6-4, 6-3, 6-2. Nonostante la dolorosa sconfitta si può dire che Bolelli sia un giocatore ritrovato, dopo aver vissuto momenti difficili.
Continua la marcia di Djokovic, che asfalta anche il malcapitato Mathieu (6-1, 6-3, 6-0). 1 ora e 28 minuti di partita per il serbo, che ora giocherà al terzo turno contro Querrey.
Avanza senza problemi anche Murray, che ha sconfitto 6-3, 6-3, 6-4 il tedesco Bachinger e ora se la vedrà con Kuznetsov.
Negli altri incontri spiccano le vittorie per Tsonga in tre set e per Raonic in quattro.
Da segnalare la sfida tra Estrella Burgos e Ćorić, che rappresentava la partita con la più grande differenza di età tra due tennisti (34 anni per il dominicano, 17 per il croato). Ha avuto la meglio Estrella Burgos, che ha vinto 7-6, 4-6, 6-4, 6-2, raggiungendo il terzo turno di uno Slam a 34 anni. Risultato incredibile se si pensa che il tennista dominicano è entrato nel circuito a 27 anni e ha vinto il suo primo Challenger all’inizio del 2014. Ora ad attenderlo c’è la proibitiva sfida con Raonic, ma sicuramente a sostenerlo nel tentativo di compiere l’impresa ci saranno di nuovo i numerosissimi e rumorosissimi tifosi dominicani che l’hanno seguito finora.
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