Serie A 2014/2015: Torino
DALL’EUROPA LEAGUE ALLA CONFERMA IN CAMPIONATO – Centrata una storica qualificazione ai gironi di Europa League, il Torino cercherà di far bene in coppa, ma soprattutto di confermare l’ottimo piazzamento dello scorso campionato, puntando quanto meno alla parte sinistra della classifica. La società granata ha lavorato bene sul mercato, consegnando a Ventura una rosa quasi completa e definendo la maggior parte delle operazioni già a luglio, eccezion fatta per la situazione Cerci che resta in bilico.
LA DIFESA
E’ il settore nel quale i granata hanno probabilmente messo a segno i colpi migliori, confermando Bovo, Glik, Moretti e soprattutto l’ottimo Maksimovic, ma allo stesso tempo assicurandosi giovani di grande prospettiva come lo svedese Pontus Jansson e l’uruguagio Gaston Silva. Senza dimenticare che, rispetto allo scorso anno, anche in porta c’è qualche garanzia in più: Padelli ha un’ottima stagione alle spalle e sembra aver acquisito maggiore sicurezza, anche se la concorrenza di Gillet e Avramov sarà sicuramente uno stimolo in più.
IL CENTROCAMPO
Se la mediana granata, nella scorsa stagione, ha sorpreso grazie soprattutto all’ottima stagione vissuta da Vives, il mercato estivo ha portato in dote a Ventura alcuni elementi che potrebbero migliorare notevolmente il reparto. Gli arrivi di Ruben Perez, Nocerino e Benassi, la conferma di El Kaddouri e l’acquisto dell’argentino (da ieri cittadino italiano) Juan Sànchez Miño, prelevato dal Boca Juniors, rinforzano notevolmente il centrocampo del Toro, almeno sulla carta. Sugli esterni, a destra confermato l’ottimo Darmian, mentre a sinistra è arrivato un elemento di esperienza come Molinaro, che già nelle prime uscite sembra aver convinto la dirigenza granata.
L’ATTACCO
E’ il reparto che presenta le maggiori incognite, anche perché nel momento in cui scriviamo il destino di Alessio Cerci non è ancora definito. Partito Immobile, i granata lo hanno sostituito puntando sul ritorno di Quagliarella, che potenzialmente potrebbe non far rimpiangere il capocannoniere dello scorso campionato. Se anche Cerci andasse via, bisognerà vedere come verrà rimpiazzato, per poter esprimere un giudizio definitivo sull’attacco granata. Confermati Barreto e Larrondo, la possibile sorpresa è il venezuelano Josef Martinez, proveniente dallo Young Boys.
L’ALLENATORE: Giampiero Ventura
Quarta stagione sulla panchina granata, per il tecnico ligure, che dalla serie B ha riportato il Toro in Europa League, ottenendo a sua volta il miglior piazzamento in carriera e, per la prima volta, la qualificazione a una competizione continentale. E’ principalmente suo il merito della crescita di una squadra che ha un’identità di gioco ben precisa, modellata sulla base delle sue idee. Il modulo anche per questa stagione sarà il 3-5-2.
LA STELLA: Fabio Quagliarella
Con l’incognita Cerci, è sicuramente il neoacquisto proveniente dai cugini bianconeri l’elemento di spicco di questa squadra. Cresciuto nelle giovanili granata, Quagliarella avrà il compito di rimpiazzare Ciro Immobile, volato a Dortmund. Compito non facile, perché ventidue gol non sono poca cosa, ma il bomber campano ha i mezzi (e i colpi) per entrare nel cuore della tifoseria granata. Che, peraltro, gli ha già perdonato il suo passato bianconero tributandogli un’ovazione al debutto, nella gara di ritorno del preliminare di Europa League contro gli svedesi del Brommapojkarna.
GIUDIZIO FINALE – Guardando alla rosa di questa stagione e confrontandola con quella appena conclusa, non ci sono dubbi che il Toro si sia rinforzato, migliorando sia a livello qualitativo, sia in quanto a esperienza. Di qui a ripetere l’exploit della scorsa stagione, di strada ne corre parecchia: l’obiettivo dichiarato è far bene in Europa, e la qualificazione alla fase a gironi è già un successo per la società del presidente Cairo. Alla portata dei granata anche il piazzamento nella parte sinistra della classifica, sempre sperando nella stagione storta di qualche grande, che potrebbe regalare qualcosa di più.
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