INVESTIMENTI E TALENTO – La compagine del presidente Giorgio Squinzi è pronta al definitivo salto di qualità e punta a diventare una frequentatrice abituale del campionato di Serie A. L’imprenditore e amministratore unico della Mapei (nonché presidente di Confindustria) ha investito cifre importanti nel Sassuolo, portandolo dalla C2 alla A (dopo essersi insediato stabilmente alla guida degli emiliani dal 2003). Il primo anno di permanenza nella massima serie è stato contraddistinto da errori di inesperienza, vedi l’esonero inspiegabile del tecnico Di Francesco, poi richiamato nuovamente per guidare (verso la salvezza) una squadra ricca di talento soprattutto nel reparto avanzato.
LA DIFESA – Il nodo è il portiere: Pegolo si è infortunato alla tibia sinistra e i tempi di recupero sono incerti. La società è alla ricerca di un titolare a cui affiancare i confermati Pomini e Polito. Sembrava fatta per Storari, ma la Juventus ha bloccato l’affare (non ha trovato il sostituto), quindi si punta su Agazzi, Consigli, Sorrentino o Brkić. Sugli esterni sono arrivati: il mancino Peluso dalla Juventus e il terzino destro Vrsaljko dal Genoa. Scalpitano alle spalle dei nuovi acquisti il giovane Longhi e il più esperto Gazzola. I centrali saranno Cannavaro e uno tra Ariaudo, Antei (il classe 1992 è in comproprietà con la Roma) e il rientrante Terranova. Completano il reparto Acerbi, Bianco e Manfredini.
IL CENTROCAMPO – Il modulo di Eusebio Di Francesco prevede un centrocampo di quantità e qualità: con due interni che devono assicurare corsa e muscoli per garantire la copertura necessaria al regista della squadra. Missiroli (metronomo inesauribile), il tignoso Brighi, Biondini (determinate nel finale della passata stagione) e Chibsah (ghanese che fa del temperamento la sua arma migliore) si giocheranno una maglia da titolare. Il regista dovrebbe essere ancora una volta Magnanelli, il capitano è stato protagonista con la maglia neroverde dalla serie C alla A. La società però si sta guardando intorno e ha cercato con decisione Cigarini e Baselli dell’Atalanta. In mediana circolano anche i nomi di Kucka e Obiang. Kurtić è segnalato in partenza (piace alla Fiorentina) dopo il rientro dal prestito al Torino.
L’ATTACCO – Tanta roba. Sono rimasti i pezzi da novanta: Zaza e Berardi. Il primo è stato riscattato dalla Juventus, ma la società piemontese ha conservato il diritto sul contro riscatto. Per Berardi invece si è deciso di risolvere la comproprietà il prossimo anno. La coppia sopracitata ha assicurato ai sassolesi 25 gol nel primo campionato di Serie A, davvero un bel bottino considerando anche i gol di Floro Flores (sette) e Sansone (cinque). Questi ultimi due si giocheranno una maglia da titolare con Floccari. Nelle ultime ore c’è stato un sondaggio per l’ex genoano Konaté (il senegalese è tesserato con il Krasnodar). Pavoletti, rientrato dal prestito al Varese è richiesto dal Genoa.
L’ALLENATORE: Eusebio Di Francesco
È stato il condottiero della promozione del Sassuolo in Serie A di due stagioni fa. Lo scorso campionato dopo qualche battuta d’arresto di troppo non gli è stato perdonato nulla, infatti è stato allontanato alla 22ima giornata, ma il subentro di Malesani in panchina è stato disastroso, cinque gare e cinque sconfitte per il tecnico veronese. Di Francesco è stato richiamato ad allenare i neroverdi alla 27ima giornata ed è riuscito a centrare la salvezza. Predilige il gioco offensivo: viene definito un zemaniano, infatti solitamente schiera il suo Sassuolo con il 4-3-3, ma spesso ha proposto anche il 4-2-4.
LA STELLA: Domenico Berardi
Genio e sregolatezza. L’attaccante calabrese ha compiuto da poco 20 anni. La scorsa stagione ha realizzato 16 gol, grazie anche al poker di reti messo a segno contro il Milan e le triplette contro Sampdoria e Fiorentina. Berardi fu uno dei protagonista della promozione ottenuta nella stagione 2012-2013: il talentuoso esterno neroverde realizzò ben 11 reti nel campionato cadetto. Domenico ha confermato il suo talento anche in Serie A, ma ha ancora qualche limite caratteriale da limare, infatti nella scorsa stagione ha saltato ben nove partite per squalifica. È in comproprietà tra Juventus e Sassuolo, giocherà ancora un anno in Emilia, poi dovrebbe essere riscattato dai bianconeri o accasarsi in una grande squadra europea, niente male per uno che è stato scovato durante una partita di calcetto.
GIUDIZIO FINALE – L’obiettivo dei sassolesi è quello di centrare una salvezza tranquilla, dopo il tribolato cammino dello scorso campionato, sia la dirigenza che il tecnico avranno imparato sicuramente la lezione. Il bel gioco non è mai mancato e il potenziale offensivo della squadra sono indiscutibili, ma complice una fragile fase difensiva (72 reti subite in 38 partite) e l’irrequietezza della dirigenza nei confronti dell’allenatore, la salvezza nella passata stagione rischiava di sfuggire di mano. Di Francesco si è salvato con il suo gioco propositivo, esaltato dal talento di Berardi, Zaza, Sansone e Floro Flores. L’impressione è che se il Sassuolo acquisirà una maggiore solidità nella fase difensiva, potrà diventare la rivelazione della prossima stagione.
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