Roma, Garcia: “Sarebbe meglio anticipare la fine del mercato”
Rudi Garcia ha parlato del mercato, della rosa a disposizione e della Fiorentina durante la conferenza stampa a Trigoria, in vista della partita di domani sera contro i viola. Ecco le risposte dell’allenatore della Roma alle tante domande che gli sono state poste.
Con quale obiettivo la Roma inizia il campionato?
“Dall’inizio della preparazione ho letto e sentito tutte le cose che si sono dette, sembra che siamo passati dallo scudetto a pensieri più negativi in questi ultimi giorni, sul caso Benatia, sugli infortunati. Certo che abbiamo problemi, tutte le squadre hanno problemi, ma sono stati anticipati e per questo abbiamo una rosa più ampia e facciamo in modo di gestire queste cose per superarle. Giocatori e allenatori non possono essere come la stampa e vivere di umori ed episodi. Dobbiamo accettare che i nostri tifosi possono essere euforici o depressi, ma noi dobbiamo tenere la barra su due certezze: la forza del nostro gruppo e sul fatto che in tutta la stagione dobbiamo giocare con entusiasmo e regalare la felicità ai nostri tifosi. Questo è il nostro obiettivo”.
Questa forza è dettata da una rosa più tecnica? Questa Roma è più fore dello scorso anno?
“Si, abbiamo una rosa più ampia ed è necessario perchè dobbiamo giocare almeno 22 partite prima di Natale e per fare in modo di avere non solo una scelta, bisogna avere almeno due giocatori per ruolo. Sabato avremo dei giocatori che non saranno con noi e ho lo stesso delle scelte da fare”.
Su Manolas
“Forse è pronto, lui dice di si, è un giocatore di personalità, veloce, ha già giocato gare di alto livello: Mondiali, Champions. è un giocatore per il futuro. Non so se ci sarà sabato. Non gioca da 3 settimane, ma è disponibile e convocabile”.
Quanto è difficile preparare una gara delicata come quella di domani?
“E’ tutto facile. Il gruppo non vede l’ora di iniziare le gare ufficiali. Sono 7 settimane che ci prepariamo. Loro sono fatti per la competizione, le amichevoli servono, ma non sono paragonabili alla gara di sabato”.
Sul mercato la Roma è intervenuta maggiormente in difesa, il miglior reparto dello scorso anno. Si aspetta un tassello in più?
“Dopo la Fiorentina avremo modo di parlarne. Non farò mai un paragone tra lo scorso anno e questo. Abbiamo una nuova rosa con nuovi giocatori che si devono adattare velocemente. Non è un problema, quello che conta è che la voglia della squadra sia la più alta possibile e la Fiorentina è l’ideale. Avremo all’Olimpico già all’inizio una gara di alto livello e questa è la migliore cosa”.
Gervinho e Iturbe sono due giocatori che non si possono ingabbiare. La squadra è pronta per sostenerli?
“Gervinho di sicuro conosce il gioco della squadra, conosce perfettamente la mia filosofia. Più di Iturbe, che sta crescendo. Ma ha una voglia tremenda e lo abbiamo visto contro il Fenerbahçe e sono sicuro che i tifosi siano contenti. E’ un talento immenso e ha una velocità che ci aiuterà nel nostro gioco. Deve tenere la sua creatività, ma ha degli atteggiamenti difensivi da imparare. Difficile parlare di due giocatori, ci sono Ljajić, Borriello e il piccolo Sanabria. In attacco siamo tranquilli”.
Ha paura di qualche altra partenza?
“Non trovo normale che il mercato chiuda dopo l’inizio del campionato. Per me non è possibile continuare così. I responsabili devono riflettere per chiudere le cose più in anticipo. Poiché le cose si fanno gli ultimi 15 giorni, allora anticipiamo la fine e sarebbe meglio per tutti”.
Sulla situazione del calcio italiano.
“Non sto in italia da tanto tempo, non so quale sia stato il processo per essere arrivati qui. Non è una situazione tanto nera come dice lei. Io gestisco la mia Roma e devo raggiungere il mio obiettivi: il campionato e di arrivare in alto in Champions”.
Un giudizio su Uçan? E’ pronto per essere protagonista?
“Salih è un giocatore di talento, ha tante cose da imparare, ma lui è sempre curioso. La prima cosa che deve fare è imparare la lingua e non avere più bisogno dell’interprete per capire le cose. Poi con il suo atteggiamento e con i grandi campioni che abbiamo, faremo in modo che lui diventi un giocatore importantissimo per il nostro centrocampo”.
Quanto è preoccupato delle assenze di Strootman e Benatia?
“Per fortuna ho tanti giocatori di carattere, non solo Totti e De Rossi. Castan è molto importante, anche De Sanctis. Quando torneranno Maicon e Strootman saremo più forti dal punto di vista mentale, ma anche i giovani lo hanno dimostrato. L’atteggiamento che mi aspetto è che non mollino neanche un secondo”.
Pallotta ha tolto dal mercato Destro. Per Garcia Destro resta?
“Garcia non parla di mercato, il presidente ha detto un qualcosa che già sapevo dall’inizio del mercato. Mattia è importante. Non solo fa gol, ma è il centravanti dell’Italia. Ha fatto la preparazione che non aveva fatto la scorsa stagione. è un giocatore sottovalutato dal punto di vista della considerazione. E’ un ragazzo d’oro che aiuta i compagni”.
Per il campionato è corsa a due tra Roma e Juventus?
“Nessuno lo sa, la Juve non ha perso nessuno e ha preso Morata ed Evra. La particolarità del campionato italiano è che qui in Italia ci sono più di due grandi squadre e spero che ci sarà una lotta a più di due squadre per lo scudetto, per i tifosi e per gli spettatori, a patto che finiamo in Champions alla fine”.
Rivedremo di nuovo dei lupi affamati anche quest’anno?
“La cosa non è specifica nel calcio, ma in senso lato. Quando si fanno cose buone non puoi mollare. Il mio lavoro è far mantenere questa fame ai miei giocatori e farla trasmettere sul campo”.
Sulla condizione della squadra.
“Ci siamo adattati alla turnée amercana, anche questa cosa, quando parlo dei problemi che abbiamo, ma siamo una grande squadre e ci dobbiamo adattare. Pensiamo ora a domani e poi concentrati sull’Empoli. Se siamo pronti per domani? Nessuno lo sa, ma non lo sa neanche lei nonostante abbia vinto 10/11 amichevoli”.
Vorrebbe tenere in prestito i giovani?
“Voglio tenere tutti i giovani perchè penso sia una cosa buona e che possano migliorare con noi”.