Si avvicina per Massimiliano Allegri l’esordio sulla panchina della Juventus in una partita ufficiale. L’allenatore bianconero affronterà domani il ChievoVerona nel primo anticipo del campionato. Ecco come si è espresso Allegri sui vari temi su cui ha ricevuto domande durante la conferenza stampa.
“Andiamo a Verona in 22. Llorente e Giovinco hanno lavorato a parte stamattina, Padoin invece è rientrato. Su Andrea dopo le prime valutazioni non si era capita bene l’entità del danno. La squadra però sta bene, sarà difficile comunque perché il Chievo ha cambiato parecchi giocatori. C’è molta attesa per vedere come sta la squadra”.
Marchisio vice Pirlo? Difesa?
“Domani ci sarà Marchisio davanti alla difesa. Devo ancora valutare comunque anche in base a come giocherà il Chievo domani. Giovinco e Llorente partiranno con noi, dovrebbero rimanere in panchina e spero di non doverli utilizzare”.
Vidal?
“Il suo ginocchio sta bene, va gestito e domani partirà comunque titolare. Lui è fondamentale e rimarrà alla Juventus”.
Certezze?
“È un gruppo che si conosce da tre anni, quindi soprattutto a livello caratteriale. Dobbiamo partire con grande grinta”.
Champions?
“Non è un girone facile, ma è il primo obiettivo della stagione, giocheremo con grandi squadre. Anche l’anno scorso si partiva da favoriti e poi sappiamo come è finita. Il Malmö è avanti come preparazione, l’Atlètico lo conosciamo bene e l’Oympiakos l’anno scorso ha superato il girone. Il nostro obiettivo è dare il massimo. La Champions è particolare, se ti capitano gli incastri giusti puoi pensare di arrivare in finale. Le big d’Europa hanno fatto un mercato diverso ma rappresenta il gap tra noi è loro. Questo non vuol dire che noi o la Roma non ci meritiamo qualcosa”.
Partenza difficile?
“A Sassuolo era stata l’unica volta. Questa domanda me la fanno sempre. Il primo anno al Milan non fu difficile come inizio, i successivi si tra tournée e Supercoppa. Domani conta la condizione mentale, sarà una partita che ci permetterà di lavorare bene durante la sosta”.
Che emozioni provi per questi inizio?
“La squadra l’ho sentita subito mia. Ho trovato un gruppo di ragazzi eccezionali e più andremo avanti e più le cose miglioreranno. Anche il Chievo viene da un periodo negativo con l’eliminazione in Coppa Italia, quindi cercheranno di farsi valere. Nelle prime partite l’attenzione mentale può latitare quindi bisognerà provare ad esser concentrati. Dopo 4 mesi che non andavo in panchina mi sentivo arrugginito, ma mi riprenderò in fretta”.
Mercato?
“Parlo dei giocatori a disposizione. Finché c’è il mercato le cose sono un po’ anomale, per gli allenatori la chiusura è una manna dal cielo. Parlare di mercato oggi non ha senso, vediamo come andrà domani e poi vedremo come integrare qualcosa se ci sarà bisogno”.
Sente ancora il fantasma di Conte?
“Ho trovato un ambiente solido con la cultura del lavoro, con regole e disciplina, una società molto presente. Io cosa ho portato in un mese? Abbiamo due filosofie diverse, abbiamo un modo diverso di lavorare per vincere. Non c’è bisogno di essere autoritari, l’importante è essere autorevoli. Ci sono quelli che hanno bisogno di alzare la voce e chi invece può farsi ascoltare anche non così. Abbiamo passato una settimana non facile, ma così siamo riusciti a drizzare le orecchie. Gli ultimi tre anni sono entrati nella storia, non abbiamo crediti verso nessuno quindi conterà solo correre”.
Juve e Roma grandi favorite?
“Ci metto anche l’Inter, ha fatto un grande mercato. L’eliminazione del Napoli non ne abbassa il valore, sono stati molto sfortunati l’altra sera. La Fiorentina ha recuperato Rossi e Gómez, Cuadrado è rimasto. Il Milan te lo ritroverai sempre lì, perché è nel DNA della società. Sarà un campionato molto difficile. Garcia è un allenatore molto bravo, ha avuto la capacità di arrivare in Italia e di capire subito il calcio italiano. La Roma ha dei grandissimi giocatori anche a livello europeo”.