RIPRENDERE IL FILO DEL DISCORSO – Molto della stagione della Sampdoria dipenderà dalla capacità di ripartire con la stessa carica dell’ultima parte della scorsa stagione. Quella del rimontone firmato Sinisa Mihajlovic, il demiurgo capace di prendere una squadra senz’anima e traghettarla ad una salvezza tranquilla esprimendo un gioco frizzante e offensivo. Partire con sufficienza sarebbe un errore imperdonabile: il disastroso avvio di un anno fa dimostra quanta poca strada fa questa squadra quando non sputa sangue in ogni partita. Ma la compattezza del gruppo dei “senatori” rafforzato dagli innesti di questo mercato estivo può far pensare ad una stagione più tranquilla per i tifosi blucerchiati, che anche quest’anno sosterranno in massa la squadra con più di 17 mila abbonati.
LA DIFESA – Partito Mustafi, ad oggi la Sampdoria è ancora alla ricerca di un degno sostituto del tedesco, passato al Valencia per una cifra intorno agli 8 milioni di euro. Se il ritorno di Campagnaro è stata la soluzione più chiaccherata dell’estate, ad oggi l’unico colpo è quello del promettente Romagnoli dalla Roma, un giovane da valorizzare come Salamon o Fornasier. Ma per completare il reparto Mihajlovic vuole affiancare a capitan Gastaldello un elemento di esperienza, e i nomi caldi del momento sono quelli di Silvestre o Stendardo, anche se l’arrivo di Romagnoli ha un po’ raffreddato queste piste. Per quel che riguarda gli esterni, confermatissimi De Silvestri e Regini dopo l’ottima stagione scorsa, per la fascia destra torna in blucerchiato Cacciatore, mentre è delle ultime ore il passaggio di Andrea Costa al Parma dopo tre stagioni a Genova. Tra i pali, grandi aspettative per il portiere dallo strano numero 2 Viviano, approdato dall’Arsenal, mentre Da Costa dovrà accontentarsi di un ruolo da vice dopo aver difeso la porta dei liguri nella passata stagione.
IL CENTROCAMPO – L’esperienza di Palombo, e poi tanta gioventù per la mediana blucerchiata, dove il più “vecchio” escludendo il numero 17 è Krstcic, nato nel 1990. Per guadagnarsi un posto in cabina di regia, il serbo dovrà battere la concorrenza di un Obiang in cerca di riscatto dopo una stagione al di sotto delle aspettative e del neo acquisto Duncan, di scuola Inter. Altro mestiere per il versatile Soriano, pupillo di Mihajlovic schierato trequartista o ala nel 4-2-3-1 o mezz’ala nel 4-3-3. Completano il reparto il prestante esterno sinistro Wszolek e i volti nuovi De Vitis, Campaña e Rizzo, che potrebbero essere girati in prestito. Reparto nel complesso completo per le esigenze di mister Mihajlovic, in questi giorni rafforzato dall’arrivo dell’esperienza di Marchionni, arrivato dal Parma in cambio del difensore Costa.
L’ATTACCO – La compagine offensiva ritrova gli stessi Eder, Gabbiadini, Sansone e Okaka dell’anno scorso, e un Bergessio in più. Dall’ex centravanti del Catania ci si aspettano gol pesanti e capacità di dialogare con gli esterni, fondamentali per il gioco blucerchiato sia nella variante 4-2-3-1 sia in quella 4-3-3. In ogni caso alla punta è richiesto molto movimento, motivo della bocciatura del Maxi Lopez della passata stagione. In questo senso il prestante Okaka (apparso in grande spolvero in questo precampionato) può rappresentare più di un’alternativa all’argentino. Completo il parco esterni-seconde punte con i confermati Eder, Gabbiadini e le valide alternative Sansone o Wszolek, oltre al giovane Fedato, una delle rivelazioni del ritiro estivo.
L’ALLENATORE – Sinisa Mihajlovic
L’eroe dell’anno scorso è pronto a ricominciare con la stessa fame e la stessa cura maniacale dei dettagli che l’hanno fatto entrare nel cuore dei tifosi. La difesa a 4 è l’unico dogma per il serbo, che nella passata stagione ha dimostrato di saper rimodellare la squadra a seconda delle necessità. L’esperienza in blucerchiato potrebbe essere quella del salto di qualità per la carriera da tecnico del Serbo, dopo le esperienze a Catania, Bologna, Firenze e alla guida della nazionale serba. Molto dipenderà dall’andamento del prossimo campionato.
LA STELLA – Martin Eder
Esterno d’attaco, seconda punta, trequartista nel 4-2-3-1 o prima punta. In qualsiasi ruolo sia stato schierato il numero 23 della Sampdoria non ha mai fatto mancare il suo decisivo apporto alla causa blucerchiata nelle ultime due stagioni e mezzo. Approdato quando la Samp giocava in Serie B nel gennaio 2012, Eder diventa uno dei begnamini della curva sud a son di gol, corsa e capacità di sacrificarsi per la squadra. Nei peggiori momenti della squadra è sempre l’ultimo ad arrendersi, e la sua capacità di cambiare passo e puntare l’uomo lo rendono un cliente scomodo per le difese avversarie.
GIUDIZIO FINALE – Se è vero che un buon portiere e un buon centravanti fanno metà squadra, gli acquisti di Viviano e Bergessio possono considerarsi un buon passo in avanti per la rosa della Sampdoria. La salvezza sembra un obiettivo ampiamente alla portata dei blucerchiati, che possono ambire ai 40 punti con più tranquillità rispetto alla passata stagione. Importante sarà partire con il piede giusto per mettere subito il campionato in discesa e non doversi trovare a rincorrere da posizioni scomode.
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