È di ieri sera la notizia che, con l’addio di Balotelli, sta tenendo banco sulle principali testate sportive: per sostituire Mario, il Milan sta pensando a Mattia Destro. Di certo c’è solo che le società ne stanno parlando perché Galliani e Sabatini sono stati visti a cena insieme a Forte dei Marmi, proprio per parlare di questo possibile colpo rossonero.
Per adesso la distanza tra le parti pare tantissima: la Roma vuole 25 milioni subito, il Milan spinge per un prestito con diritto di riscatto. Si farà? Non si farà? Non si sa, di certo c’è solo che non sarà una trattativa semplice per la società meneghina anche se è senz’altro stimolante pensare a un possibile rapporto tra l’ex attaccante di Genoa e Siena e Filippo Inzaghi, uno che di centravanti d’area ne sa, per dirla così. Per un Balo che se ne va, dunque, il Diavolo riempirebbe il vuoto lasciato alla voce “centravanti” con un altro numero 9 di assoluta prospettiva che ha peraltro segnato nella scorsa stagione un solo gol in meno del neo acquisto del Liverpool ma giocando una quindicina di partite in meno.
Il buon Mattia vorrebbe restare a tutti i costi nella Capitale in virtù di un ottimo rapporto con Garcia e della non proprio irresistibile concorrenza di Marco Borriello, che, tradotto, vuol dire posto da titolare assicurato in una compagine che fa del gioco palla a terra il suo marchio di fabbrica e nella quale può, in un’annata senza infortuni, aspirare a segnare ancora più gol della dozzina abbondante fatta registrare nella stagione scorsa e magari prendere sì il posto di Balotelli ma non in un club, bensì in Nazionale. Al Milan la garanzia di essere più o meno sempre titolare non ci sarebbe: in rosa c’è sempre il buon Pazzini e la solidità del gioco rossonero non è ancora nemmeno paragonabile a quella giallorossa, senza dimenticare che i capitolini faranno la Champions League mentre a Milanello guarderanno le coppe, dopo tanti anni, solo dal divano.
Insomma, per farla breve, andare al Milan non sembrerebbe la prospettiva migliore per Destro, né, forse, per la stessa Roma, che rimarrebbe con il solo Borriello come centravanti e che dovrebbe reinvestire i soldi incassati in un nuovo giocatore di livello assoluto in ben poco tempo. Stesso identico scenario per Benatia, tra l’altro, nel caso il marocchino dovesse effettivamente andare al Bayern Monaco come sembra in queste ore. D’accordo che per Sabatini sembra sempre tutto possibile, ma se l’anno scorso si trattò di inserire negli schemi di Garcia nelle prime settimane di campionato il solo Ljajić, questa volta la sfida pare difficilissima: un difensore centrale e una prima punta titolari non solo da acquistare (in una settimana, giorno più giorno meno) ma anche e soprattutto da aggregare e far intendere da subito con la rosa già esistente (o il rimpiazzo era Astori e noi non ce ne siamo accorti?). Quasi impossibile, comunque.
Di certo Sabatini si lecca già i baffi pensando a quel che potrebbe fare incassando trenta più venticinque milioni (per Benatia e Destro, rispetivamente) nell’ultima settimana di mercato sapendo però che la cessione del suo attuale numero 22, a differenza di quella del marocchino, non è però inevitabile. Per ora però è tutto ancora un grosso punto interrogativo: Mattia Destro al Milan può essere un tiro mancino, sicuramente. Ma di Galliani o di Sabatini?