Serie A 2014/2015: ChievoVerona

UNA NUOVA PARTENZA? – La rivoluzione in casa Chievo sembra essere cominciata ed è cominciata proprio dal pacchetto arretrato con gli arrivi di Bardi in porta e di gente come Edimar e Biraghi in difesa. Gli investimenti anche nel settore del centrocampo e del settore più offensivo fanno poi propendere a vedere – finalmente – un ChievoVerona almeno in parte più spregiudicato e che raggiunga una salvezza più tranquilla, magari divertendo anche un po’ il proprio pubblico.

LA DIFESA – Come detto la difesa stessa ha subito un restauro, anche se l’ossatura centrale rimarrà la stessa con Dainelli e Cesar titolari favoriti e affiancati sulle fasce da Frey sulla destra e da un ballottaggio fra il brasiliano Edimar e il giovane Biraghi sull’out mancino. La formazione clivense, tipicamente, soprattutto in casa proprio si è resa sempre ostica chiudendosi a riccio e riuscendo spesso a tamponare le avanzate offensive avversarie. Quest’anno una maggiore spregiudicatezza traspare anche dal profilo di alcuni terzini come Sardo o Edimar e il Chievo potrebbe davvero trasformarsi in sorpresa passando a un calcio meno difensivo.

IL CENTROCAMPO – Interessanti i rinforzi scelti a centrocampo e in particolare nel centrocampo offensivo. Birsa sarà sicuramente un’arma da non poco conto a ridosso delle punte, come anche il giovane Bellomo che nelle gerarchie di Corini occupa un posto non marginale e che ha dimostrato ottime doti offensive ma può agire anche da mediano e da regista puro al centro del campo. Oltre al solito Hetemaj, ci sarà anche Izco a dare sostanza e qualità al centrocampo veneto insieme a Guana e Sestu, ma occhio al giovane Lazarevic, quest’anno in possibile trampolino di lancio.

L’ATTACCO – Anche l’attacco, alla fine, ne è uscito rinforzato. Il Chievo ha perso Théréau, è vero, ma ha preso un Maxi Lopez reduce da tempi non felici, ma proprio per questo in possibile risalita, e Meggiorini. Si aggiunga il fedelissimo Pellissier e, soprattutto, il giovane e ancora non al top Paloschi e si avrà un reparto d’attacco in fin dei conti per nulla arrangiato.

L’ALLENATORE – Eugenio Corini

Partirà probabilmente dal 4-3-1-2 con Birsa a fare da spalla alle due punte formate da Paloschi e Maxi Lopez – in leggero vantaggio su Meggiorini -; nel fulcro del campo spazio a Bellomo con Hetemaj e Izco come intermedi, questo un probabile assetto standard da parte del Chievo di Corini. Nella retroguardia a fare da scudo a Bardi ci saranno probabilmente Dainelli e Cesar con la corsia mancina che darà da pensare al tecnico dei veneti: Edimar o Biraghi, la scelta. Corini è solito non sbilanciarsi troppo e non cambierà troppo mentalità. Tuttavia, la sensazione è che tra qualche tempo si potrà assistere a una partita del Chievo davvero vivace con un gioco faccia a faccia.

 

LA STELLA – Alberto Paloschi 


Un anno davvero buono con 13 gol in 26 presenze quello scorso, Alberto Paloschi si presenta quest’anno con 24 anni sulle spalle e il desiderio – ora realizzato – di prendersi tutto il palcoscenico clivense. Certo, al suo fianco ci sarà Maxi Lopez o Meggiorini, ma Alberto – seppure parlare di ‘Stella’ è ancora sicuramente prematuro – quest’anno si gioca il vero salto di qualità e potrebbe fare realmente la differenza fra una salvezza arrivata in anticipo e un epilogo assai più triste e deludente. Nelle sue corde non solo gol ma anche preziosi assist e lavoro in fase di non possesso per il collettivo che ne fanno un attaccante davvero completo.

GIUDIZIO FINALE – La salvezza rimane il primo obiettivo e rispetto ai cuginastri di Verona manca forse ancora qualcosina. Il Chievo, però, quest’anno sembra avere tutti gli ingredienti giusti per ripartire e per farlo con un piglio diverso, non più da catenacciaro convinto, ma anche con un po’ di spregiudicatezza offensiva, anche se poi il tipo di gioco per forza di cose non cambierà di molto. Il resto potrà dirlo soltanto il campo, e oramai non manca molto.

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Published by
Daniele Gubbiotti