Un tragico episodio ha segnato la seconda giornata del campionato di calcio algerino: a causa di incidenti avvenuti al termine di una gara, è morto Albert Ebossé. Col calcio e col tifo queste cose hanno poco a che fare, o per lo meno così dovrebbe essere. Lo sappiamo bene anche qui in Italia, dove proprio la fine dello scorso campionato e, nello specifico, la finale di Coppa Italia, la ricordiamo forse più per l’ormai tristemente nota vicenda del tifoso partenopeo Ciro Esposito, che per vicende prettamente sportive.
In questo caso a farne le spese è un calciatore, anche bravo, per quel che conta. Albert Ebossé era un giocatore camerunense di 24 anni che militava nel JS Cabilia, diventato padre proprio poche ore prima della partita, stando a quanto riportato da Marca. Una partita che i giocatori del Cabilia hanno perso in casa contro l’USM Algeri, scatenando la contestazione dei “tifosi” che è sfociata nel lancio in campo non solo di fumogeni, ma addirittura di pietre. Una di queste ha colpito il malcapitato attaccante e non gli ha lasciato scampo, rendendo inutili i soccorsi: Ebossé è deceduto durante il trasporto in ambulanza.
Gli incidenti sono poi proseguiti anche al di fuori dello stadio: le autorità algerine hanno ordinato l’apertura di un’inchiesta per individuare i responsabili.