MEDAGLIERE DEL NUOTO E I RISULTATI DEGLI ITALIANI
NOTIZIE SUI CAMPIONATI EUROPEI DI NUOTO
Semplicemente Federica Pellegrini. Dopo lo straordinario successo in rimonta nella staffetta, la nuotatrice azzurra si regala una nuova medaglia d’oro nei 200 stile libero, la terza consecutiva a livello continentale dopo Budapest 2010 e Debrecen 2012, e copre la distanza in 1:56.01, piazzandosi davanti alla stakanovista magiara Hosszu. Una vittoria che trascina l’Italia ancora più in alto nel medagliere, a poca distanza dalla fortissima squadra britannica, e che smentisce chi era già pronto a parlare di atleta finita alla vigilia della rassegna europea di Berlino. Una vittoria maturata in maniera diesel con la Pellegrini uscita fuori di prepotenza ai 150 m e lanciata nell’ultima vasca verso il primo posto.
La giornata azzurra, però, si era già aperta in maniera positiva grazie al bronzo conquistato da Martina Caramignoli nei 1500 stile libero. L’atleta italiana ha condotto in testa la prima parte di gara prima di farsi superare dalla spagnola Belmonte Garcia e successivamente dall’ungherese Kapas. Nel finale ha dovuto solo difendere il prezioso piazzamento, conservando il vantaggio dalle avversarie alle sue spalle. Una medaglia importante con una dedica particolare per la nonna, scomparsa proprio poche ore prima della finale. Al quinto posto si è piazzata l’altra azzurra Aurora Ponselè.
I ragazzi della 4×200 stile libero (D’Arrigo, Lestingi, Detti, Magnini) non sono riusciti a ripetere l’impresa delle colleghe e hanno chiuso la finale in sesta posizione in 7:12.24; da segnalare un D’Arrigo molto critico a fine gara contro qualche testata che aveva proseguito a parlare della polemica “matricole” della settimana scorsa. L’oro è andato al quartetto tedesco capitanato da Paul Biedermann. Un successo casalingo utile a cancellare la delusione di qualche minuto prima nei 200 dorso maschili, quando un Diener in testa per tre quarti di gara si è fatto superare e battere nel finale dal polacco Ukawecki. Nella stessa gara ottavo e ultimo posto per Luca Mencarini, comunque soddisfatto per aver raggiunto la finale europea.
La rana ha sempre lanciato dei giovani fenomeni anche in quest’occasione non è stata da meno con il giovane britannico Adam Peaty. L’atleta inglese come da pronostico ha vinto il titolo europeo nei 50 rana senza strafare e con un tempo (27’00), ben lontano dal record del mondo stabilito in semifinale. Uno stile particolare il suo, poco aggressivo in avvio per poi attaccare con una progressione in grado di travolgere gli avversari. La finale è stata molto compatta e tanti atleti, vicini tra loro, sono arrivati a contendersi gli altri gradini del podio incluso il nostro Toniato, arrivato a pochi centesimi dalla medaglia.
Non hanno brillato le italiane Arianna Barbieri (5a in 28.36) ed Elena Gemo (7a in 28.59) nella finale dei 50 dorso in cui si è registrata una doppietta tutta britannica targata Halsall-Davies. Nei 100 farfalla maschili, invece, l’oro è andato al polacco Czerniak (51.38), davanti a un veterano Cseh, costretto ieri allo sforzo ulteriore dello spareggio per accedere alla finale.
Qualche buona indicazione dalle semifinali per gli azzurri. Nessuna italiana è riuscita a qualificarsi per la finale dei 50 stile libero, ma Silvia Di Pietro con 25.04 ha abbassato il primato nazionale; un record che sarebbe potuto scendere anche sotto i 25” perché l’azzurra ha pagato un pesante errore proprio allo sprint, che le è costato la finale. In finale domani, invece, ci saranno Orsi nei 50 stile libero maschili e Pirozzi e Polieri nei 200 farfalla maschili. Nulla da fare per la Castiglioni nei 50 rana femminili dove si è rivista all’opera la lituana Ruta Meilutyte con uno splendido 29.88.