Formula 1 – GP Belgio, solita illusione rossa del venerdì dietro alle frecce d’argento
Dopo 4 settimane di vacanze in cui riposarsi, rilassarsi e ricaricare le batterie in vista del rush finale, la Formula 1 riprende il discorso a Spa-Francorchamps senza scossoni di nota: la solita coppia Mercedes là davanti a dettare tempi e legge, il solito Fernando Alonso più vicino del previsto al venerdì, in attesa di ritornare tra i mortali o un gradino sotto al sabato, e i soliti team, collocati sul vocabolario della stagione alle voci Red Bull e Williams, nascosti nelle libere ma pronti a graffiare quando la posta in gioco diventa più consistente sul finale del weekend.
La prima sessione di prove libere alza il sipario sulla lotta interna firmata Mercedes: mentre Rosberg lavora sul passo gara, Hamilton fatica a trovare l’assetto giusto e chiede ripetutamente un confronto via radio sui tempi del rivale vicino di box, bravo a prendersi il primo sorriso della giornata quando stampa il tempo di 1’51.577, valido per la prima posizione. Dietro alla coppia più tesa del circus mette la firma Fernando Alonso, terzo a 228 millesimi, e perfetto come sempre nel prendersi una buona fetta del palco al venerdì, staccando il compagno Kimi Räikkönen, quinto, di oltre un secondo.
Gli altri big preferiscono mettere la testa sotto la sabbia e chiudono le libere della mattina nelle retrovie: Ricciardo (1’52.972) e Vettel (1’53.369), rispettivamente nono e undicesimo, lavorano sull’aerodinamica della vettura collezionando pochi giri (solo 11 il campione del mondo), mentre le due Williams sfruttano la sessione per girare con il maggior carico di benzina possibile piazzandosi in decima posizione con Bottas, e in quattordicesima con Massa.
Le prove libere del pomeriggio vivono sulla stessa falsa riga mantenendo o cambiando in minima parte ciò che si era visto al mattino. Le Mercedes si prendono ancora la scena, questa volta con Hamilton davanti a tutti (1’49.189) che rifila sei decimi al compagno di box, e con Alonso sempre terzo, unico pilota tra la concorrenza delle frecce d’argento a scendere sotto il muro dell’1’50.oo0. La nota più sorprendente è invece Felipe Massa, quarto con un secondo abbondante di ritardo ma in splendida forma sul passo gara, a differenza di Kimi räikkönen (quindicesimo), costretto a passare più tempo ai box che in pista, senza riuscire a prendere i parametri necessari per la gara.
Nonostante, dunque, i pronostici siano quasi superflui, le qualifiche di domani restano comunque imprevedibili causa pioggia, la cui probabilità sembra più una certezza, e sui sette chilometri di tracciato in mezzo alle Ardenne, questa è sicuramente la variabile che può fare la differenza, ribaltando le poche carte scoperte sul tavolo.