Pronostici capocannoniere Serie A 2014/15: gli antepost

Quello di capocannoniere è uno dei titoli più appassionanti in relazione alla Serie A, non fosse altro perché spesso slegato dalla lotta tricolore e, dunque, assai più aperto a sorprese e pronostici arditi. E chissà se, pure al termine del campionato 2014/15, si verificherà il trasferimento del miglior marcatore all’estero, fenomeno occorso negli ultimi tre anni, con i passaggi di Ibrahimović e Cavani al Paris Saint-Germain (rispettivamente da Milan e Napoli) nonché quello di Ciro Immobile, dal Torino al Borussia Dortmund. La storia recente (dieci stagioni) vede una felice prevalenza dei giocatori indigeni, con sette successi e due soli inserimenti da parte straniera (i già citati Ibrahimović, miglior marcatore con entrambe le milanesi, e Cavani).

Non sono molti i bookmaker che hanno già aperto le scommesse sul capocannoniere della A, complice un mercato in evoluzione (si pensi alle recenti notizie su Balotelli), benché sia difficile che gli attuali favoriti si muovano dalle rispettive squadre. Di certo, per ritrovarsi a fine maggio in vetta alla graduatoria dei bomber sarà necessaria una certa integrità fisica, unita alla prospettiva di un impiego continuato nel tempo.

FAVORITI A… STRISCE – Il principale accreditato è lo juventino Carlitos Tévez, la cui quota s’aggira intorno al 7,00. Bassina, sinceramente, per il vicecannoniere 2013, giacché la caccia al titolo è molto aperta e le sorprese dietro l’angolo. Tanto più che Max Allegri potrebbe variare il gioco juventino sfruttando la vocazione da “uomo squadra” del porteño a vantaggio, in termini di pericolosità sotto rete, del compagno Fernando Llorente, cui gli esperti attribuiscono un incoraggiante 12. Da scoprire, invece, Morata, la cui quota ondeggia su un cauto 22.
Ottimista il pronostico per il già citato Balotelli: chissà se l’ex collega Inzaghi riuscirà a valorizzare (e, finalmente, consacrare) il miglior talento italiano contemporaneo. La quota è 11, benché sia nota l’incostanza dell’attaccante sul lungo periodo: non ci entusiasma, al di là del non improbabile ritorno in Inghilterra.

SPERANZE, TRA AZZURRO E VIOLA – Alle spalle di Tévez, il connazionale Gonzalo Higuaín: i quotisti scrivono 7,50. Entrambi giunti in Italia l’anno scorso, entrambi autori di una grandissima stagione, El Pipita, rispetto all’Apache, è “più centravanti”, pur condividendo con Carlitos la tendenza a giocar molto per i compagni. Non escluderemmo affatto che questa possa essere la grande annata di Gonzalo: nel novero dei “favoritissimi” (ossia i giocatori quotati sotto il 15) è quello che c’ispira di più. Tra i suoi compagni di squadra, occhio a Callejón, classico “inosservato” che potrebbe stupire: lo troviamo a 20 (troppo basso), ma qualcuno azzarda e, se si arriva intorno ai 30, il tentativo avrebbe senso.
Se vi fosse un titolo di capocannoniere morale, per la stagione passata nessuno ne discuterebbe l’assegnazione a Giuseppe Rossi. L’italoamericano ha, infatti, tenuto la testa della graduatoria per molti turni successivi all’infortunio che ne ha, di fatto, minata la stagione, comportando l’esclusione dalle convocazioni mondiali. Gli allibratori scrivono 9, quota superiore ai diretti avversari in virtù di una fragilità che sta già facendo preoccupare i viola. La Fiorentina vanta un indiscusso credito con la sorte, se si pensa che nella stagione passata ha dovuto rinunciare per lungo tempo ai suoi due attaccanti migliori: oltre a Rossi, anche Mario Gomez è stato vittima della sfortuna. Il tedesco è quotato a circa 13: molto dipenderà dall’impiego che ne farà Montella in relazione alla compresenza con Rossi che, in qualche modo, potrebbe comportare una suddivisione di occasioni sotto porta.

SORPRESE GIALLOROSSE – Se, come immaginiamo, la Roma farà una grande stagione, potrebbe essere il caso di fare un pensierino su Mattia Destro. Una quota intorno a 15 lo rende interessante outsider, ma se la valutazione arrivasse, come vediamo, a 20, la giocata sarebbe quasi obbligatoria. Il forte attaccante ascolano ci pare un perfetto erede di Immobile, tanto più se Garcia riuscirà a ben collocarlo nella spumeggiante prima linea giallorossa, con le illuminazioni di Totti (la quota intorno a 30 ci pare più segno di rispetto che previsione realistica, benché rigori e punizioni siano suoi) e il supersonico duo Iturbe-Gervinho a servire assist. I due siluri sono hanno quote tra 45 e 55: tentativi a bassissima probabilità di successo.

OUT SIDER A STRISCE – Valutazioni simili tra loro per gli interisti, tutti argentini: OsvaldoIcardiPalacio quotati, rispettivamente, 16, 18 e 20. Se dovessimo giocarne uno, diremmo il più giovane, anche perché Daniel Pablo (che stimiamo) non è mai stato un mostro di costanza. Sempre tra le giocate di “rincalzo”, registriamo le quote di Pazzini (24) ed El Shaarawy (25), ma, sinceramente, dubitiamo che possano essere soldi ben riposti. Pronti, ovviamente, a essere smentiti.

VECCHIE GLORIE – Mai sottovalutare gli anziani: Darione Hubner, capocannoniere nel 2002 (con Trezeguet) trentacinquenne, lo ha dimostrato, così come la splendida stagione scorsa del gialloblù Luca Toni. L’ariete scaligero è accreditato di un invitante 18, ma gli anni passano, discorso valido pure per Totò Di Natale. Obiettivo primario del napoletano è raggiungere quota 200 reti in A (ne mancano 7): traguardo plausibile, ben più di un terzo titolo di cannoniere davvero miracoloso. Gli allibratori non si fidano, stando su un 30 interlocutorio, quota simile per il laziale Klose. Si sale, invece, per Denis (43): difficilmente l’atalantino ripeterà la stagione passata; glielo auguriamo.

TENTATIVI – Se Zeman alla guida del Cagliari dovesse riscontrare il successo che speriamo, potrebbe farsi interessante il campionato di Samuele Longo: notevole che i bookmaker assegnino un bel 24 a un ventidueenne ancora a digiuno di gol in A, ma, si sa, la “cura Zdeněk” può avere effetti prodigiosi sul rendimento delle punte. Lo spera anche Marco Sau, cui viene attribuita una quota analoga al compagno.

VARIE ED EVENTUALI – Chiudiamo, con una specificazione: le scommesse “intelligenti” si fanno giocando la quota e non seguendo il pronostico dettato dalla nostra competenza tecnica. Scommettere, infatti, è una questione di conoscenza sportiva, ma, soprattutto, consiste nella traduzione numerica di tale “sapere”. Pronti a essere smentiti, abbiamo tralasciato molti giocatori che potrebbero sbugiardarci: a tutti loro, e a tutti voi, auguriamo in ogni caso, buon campionato e molti, molti gol.