L’inizio della Serie A 2014-15 è alle porte, benché il mercato estivo si estenderà oltre la prima giornata di campionato (30 e 31 agosto). Inevitabile, dunque, l’incertezza nel pronostico, giacché le rose delle squadre sono passibili di correzioni al fotofinish, manovre che dipenderanno pure dall’esito delle qualificazioni a Champions ed Europa League.
Vero è che la nostra massima serie non brilla, storicamente, per l’alternanza al vertice, se si pensa che, negli ultimi vent’anni, i titoli sono appannaggio di sole cinque società: un dominio strisciato (Juventus, Inter e Milan con 17 vittorie) che, con fatica, è stato insidiato dalle capitoline Lazio e Roma (uno scudetto a testa, oltre alla non assegnazione del campionato 2004-05), dal Parma degli anni Novanta e, di recente, da un Napoli in ascesa. Non molto altro: le sorprese recenti (la buona Fiorentina targata Montella, l’Udinese di Guidolin) hanno rappresentato indubbie novità, senza mai, però, insidiare la corsa tricolore. Analizzando la prossima A, il lotto delle favorite è ancora ridotto a tre, con aspirazioni mutate rispetto al passato.
JUVENTUS IN POLE POSITION – Per tutti favorita, la Juve dovrà sciogliere i dubbi legati alla nuova, controversa, guida tecnica. Sulla carta, il valore dei bianconeri (se non partissero né Pogba né Vidal) non sembra calato: Evra a sinistra potrebbe decretare il passaggio a una difesa a quattro (sistema adottato da tutte le grandi europee), comportando, però, modifiche in mezzo, dove il 3-5-2 pareva (a Conte) l’unico sistema per garantirsi Pirlo a impostare. Sono arrivati Rômulo, Pereyra e Morata, acquisti interessanti, ma non necessariamente risolutivi per centrare l’obiettivo reale della dirigenza: la ricostruzione di una dimensione continentale. Il quarto titolo consecutivo è quotato, in media, 2,40, coefficiente corretto, benché, a nostro parere, poco invitante. Certo, è vero che, in finanza, gli investimenti in grado di fruttare, nel giro di nove mesi, il 140% siano pura utopia.
LA SFIDA GIALLOROSSA – Discorso diverso per la Roma: l’ottima stagione 2013-14 e il bel mercato dei giallorossi indurrebbero a pensare che, dopo tredici anni, potrebbe essere il loro turno. Le cessioni non ci paiono significative a livello strutturale; discorso diverso per gli acquisti, poiché Cole e Astori per la difesa, specie se restasse Benatia, ci paiono puntelli da grande (sull’inglese, ricordiamo la resurrezione del “bollito” Maicon), così come innesti di complemento quali Keita ed Emanuelson; la “ciliegina” è rappresentata da Iturbe, strappato alla concorrente Juve. Proprio l’acquisto del talento argentino ci sembra il simbolo d’un possibile avvicendamento: da un lato, la rinuncia dei bianconeri a un investimento sul futuro, dall’altro, l’intenzione dei giallorossi a “fare sul serio”. Rispetto all’anno scorso, il vero interrogativo è rappresentato dall’impegno di Champions: riuscirà Garcia a dosare le energie dei suoi senza perdere terreno in campionato? Le quote sulla Roma scudettata non sono altissime (la media è 3,20): i bookmaker non regalano soldi, ma, in giro, si trovano libri che scrivono 5,00 e, in tal caso, si gioca, magari coprendosi nel corso del torneo.
NAPOLI A FARI SPENTI – Per la prima volta dopo anni, quello napoletano ci pare un mercato in sordina: manca molto al 1 settembre ed è sicuro che una certa cautela sia legata all’approdo in Champions. Poche le cessioni, ma significative: Reina, uomo di Benitez, in Inghilterra, Behrami in Germania. Numerosi rientri da fine prestito che, nei prossimi giorni, dovranno essere integrati o ceduti. Solo adesso ci si muove sul fronte acquisizioni, con il probabile arrivo di de Guzmán e l’annoso inseguimento di Fellaini. Se, però, la struttura resterà immutata, i partenopei potrebbero aspirare al colpaccio, pure sfruttando i riflettori puntati su Torino e Roma. Per Benitez, l’impegno di Champions rappresenterà una “grana necessaria” (specie in chiave economica), con il sensibile vantaggio di fronteggiare una situazione incontrata l’anno scorso, facendo tesoro dell’esperienza pregressa. La quota media per lo scudetto alle pendici del Vesuvio è 6,50, ma, cercando bene, si arriva sino a 7,00, cifra sulla quale, francamente, un tentativo lo faremmo volentieri.
LE ALTRE – S’impennano i coefficienti per le restanti concorrenti: i bookmaker non credono molto nella possibilità che Inter, Milan e Fiorentina possano realmente inserirsi nella corsa al titolo. Gli uomini di Mazzarri sono dati, mediamente, a 12, seguiti dai viola (20) e dai cugini rossoneri (25). Difficile che da queste tre arrivino sorprese in chiave tricolore, ma, se dovessimo scegliere, punteremmo su Montella, per la quota in rapporto al buon organico. Oltre alle menzionate, le quote certificano la quasi impossibilità con il 150 per la Lazio, e via a salire.
CORSA ALL’EUROPA – Per classificarsi in Champions, al momento, non troviamo scommesse aperte, ma arriveranno: oltre alle tre favorite, le prospettive più interessanti sono quelle della Fiorentina. In chiave Europa League, invece, il lotto si allarga anche a Parma, Lazio, Torino, Verona e Udinese, dato che ogni campionato che si rispetti registra fallimenti e sorprese.
LOTTA PER LA SALVEZZA – La tradizione vuole in B una neopromossa su tre, ma, come visto nelle ultime stagioni, le “cadute” impreviste sono una realtà: più indietro delle altre vediamo Cesena, Sassuolo ed Empoli, con i toscani che potrebbero, però, stupire grazie a un mercato “verde” davvero interessante. In ogni caso, buona fortuna a tutti.