Fantacalcio Serie A 2014/2015: alla scoperta di… Rafa Márquez
Una leggenda. Non ci sono altre parole per definire Rafael Márquez, messicano di Zamora de Hidalgo. Sicuramente attempato ma ancora più che in grado di dare il suo contributo alla propria squadra (come dimostrano i Mondiali brasiliani), il nuovo difensore (o centrocampista difensivo) dell’Hellas Verona può senz’altro rappresentare un vero e proprio colpaccio di mercato.
Quindici titoli vinti in carriera tra club e Nazionale (tra cui spiccano le due Champions League portate a casa con il Barcellona), che ne fanno uno dei calciatori tricolor più vincenti della storia, sono un ottimo biglietto da visita e i tifosi gialloblù hanno riservato al neo acquisto lo stesso entusiasmo mostrato lo scorso anno per Luca Toni. Difficile “scoprire” un giocatore così noto e sulla breccia da ormai un quindicennio abbondante perché le sue caratteristiche sono note a tantissimi appassionati, se non a tutti: un’intelligenza tattica rara, piedi buoni e una grinta agonistica notevole unita a un bagaglio di esperienza che ha davvero pochi eguali in tutta la Serie A, persino tra i top club. Infatti, se l’età avanzata potrebbe pregiudicare la tenuta fisica di Márquez per 90′ (e anche qui non è affatto detto), di sicuro questa non va a inficiarne minimamente l’intelligenza calcistica, la quale può solo far bene all’Hellas.
Giocatore molto abile nel colpire di testa e bravo nell’impostazione, il capitano del Messico può contribuire a colmare la lacuna lasciata dalla partenza di Jorginho dello scorso gennaio: la capacità di costruire il gioco dell’italo-brasiliano passato al Napoli, infatti, non era stata sostituita da nessun altro elemento della rosa per il prosieguo del campionato e solo in parte le doti di Hallfreðsson, combinate al dinamismo di Donadel, avevano saputo ovviare al problema.
Lo prendiamo al fantacalcio? Vista l’abituale media voto di Márquez la risposta non può che essere sì, anche se, magari, non per fare il titolare bensì un’utile riserva che, con buona probabilità, dovrebbe comunque scendere in campo dal primo minuto ogni domenica. Occhio però alla frequenza con cui il buon Rafa rimedia i cartellini gialli (considerando anche il ruolo) e alla scarsa propensione del giocatore al gol: la sensazione è che a fare da contraltare all’elevata media di voto ci saranno più malus che bonus e questo dato potrebbe forse far cambiare idea su un suo possibile acquisto. Ultimo consiglio quasi ovvio: palesemente non vale la pena svenarsi per il leggendario messicano ma una spesa fino a quattro o cinque milioni potrebbe essere un buon investimento. Aggiudicarselo per uno o due, poi, potrebbe rivelarsi un autentico colpaccio.