Home » Fantacalcio Serie A 2014/2015: alla scoperta di… Edson Braafheid

Oggetto misterioso per molti, Edson Braafheid è uno dei rinforzi della Lazio per la stagione 2014/2015. Oggetto misterioso perché l’ex Bayern Monaco non è esattamente uno dei calciatori più famosi del globo terracqueo nonostante possa vantare di essere stato in campo addirittura in una finale dei Mondiali (quattro anni fa a Johannesburg, ricordate? Già allora probabilmente in tanti avranno esclamato qualcosa come: “E questo da dove spunta?”).

Eppure al buon Edson è mancata solo una vera e propria consacrazione al di fuori dei confini della sua natia Olanda perché in Eredivisie ha fatto piuttosto bene, con l’Utrecht prima e il Twente poi, tanto da guadagnarsi il trasferimento al Bayern di cui sopra nel giugno del 2009, voluto da van Gaal per risolvere il problema del terzino sinistro che, in quegli anni, pareva senza soluzione all’Allianz Arena. Purtroppo per lui, però, il connazionale adesso allo United lo relegò ben presto in panchina, preferendogli un po’ chiunque tra Badstuber fuori ruolo, un giovanissimo Alaba e Diego Contento.

Sei mesi al Celtic, il ritorno in Baviera a vedere ancora giocare altri e poi il periodo all’Hoffenheim, dove ritrova il campo. Due anni fa però anche i Blauen lo scaricano e lui, per poter giocare con continuità, rientra in Olanda, al Twente, dove disputa la maggioranza delle partite, oltrepassando la soglia delle 100 caps con la divisa dei Tukkers. Pronto per il rilancio in Bundesliga, dunque? Nemmeno per sogno perché l’Hoffenheim non lo considera utile e Braafheid non scende mai in campo per tutta la durata della scorsa stagione. L’epilogo, fino ad adesso, è dunque il tesseramento del terzino da parte dei biancocelesti di qualche settimana fa dopo avergli fatto sostenere un provino per saggiarne l’integrità fisica, la tenuta atletica e la voglia di rimettersi in gioco a 31 anni. La criticità principale sul terzino, infatti, era il lunghissimo periodo di assenza da gare ufficiali che Braafheid ha dovuto attraversare: ancora adesso l’olandese non scende in campo dal 12 maggio del 2013. La squadra capitolina l’ha comunque ritenuto idoneo ad aggregarsi al resto della rosa per estendere il roster degli esterni sinistri bassi, dove, accanto al titolarissimo Radu, c’era solo il troppo giovane Vinícius (per altro in odore di un nuovo prestito).

Terzino potente dal punto di vista fisico sebbene non sia altissimo, Braafheid fa della capacità di spinta sulla corsia mancina la sua arma migliore e, come tutti i terzini di scuola olandese con poche eccezioni, è probabilmente più bravo ad attaccare che non a spingere. Dotato di una buona velocità di base e di un dribbling accettabile, tende a crossare parecchio anche se non proprio ogni suo traversone si rivela preciso, di solito. Come riserva, però, può ancora dire la sua quando chiamato in causa: basta non aspettarsi Brehme o Paolo Maldini.

Lo prendiamo al Fantacalcio? Tendenzialmente no, visto che le sue apparizioni con la maglia della Lazio saranno con tutta probabilità contate sulle dita di due mani e, presumibilmente, solo spezzoni di gara. Inoltre si tratta di un giocatore piuttosto fisico e incline allo scontro ruvido con gli avversari: i 38 cartellini gialli accumulati in carriera non depongono affatto in suo favore, soprattutto per interessi fantacalcistici. Tutt’al più, se ci fosse bisogno di un terzino in sede di costruzione della squadra, potrebbe essere uno di quei classici colpi finali da un milione, per allargare la rosa e avere un’opzione in più nell’improbabile caso che Pioli lo impieghi da titolare.