Alex Rodrigo Dias da Costa, noto semplicemente come Alex nasce il 17 giugno 1982 a Niterói, in Brasile. È stato uno dei primi acquisti di Galliani in questa stagione ed è arrivato a parametro zero dal Paris Saint-German. Difensore centrale vecchia scuola: stazza fisica importante, colpo di testa come arma migliore, ma se la cava molto bene anche nell’uno contro uno. Unica pecca la velocità visti i suo 188 centimetri e gli oltre 90 kg di peso.
La sua carriera inizia nel 2002 con il Santos, squadra con la quale esordisce nel calcio professionistico. Dopo solo due anni e un’ottatina di presenze il Chelsea lo compra per una cifra poco sopra gli 11 milioni di euro. Sulla panchina dei Blues c’è Josè Mourinho che, avendo a disposizione già Terry, Carvalho, Gallas e Huth, decide di mandarlo in prestito al PSV Eindhoven. Nella squadra olandese ci giocherà per ben 3 stagioni consecutive raccogliendo 84 presenze in Eredivise e segnando 11 reti risultando determinante per la conquista del titolo dell’Eredivise in tutte e tre le annate e al conseguimento della Coppa d’Olanda nel 2004/2005. Nel 2007 il Chelsea decide che ormai pronto per rientrare alla base e diventa, insieme a John Terry, il titolare della difesa dei Blues. Due stagioni ad alto livello e poi il lento declino a causa di un infortunio nel dicembre del 2010 che lo ha lasciato lontano dai campi per quasi 4 mesi. Nel gennaio 2012 il suo passaggio al PSG dove ritrova Carlo Ancelotti, già suo allenatore ai tempi del Chelsea. A Parigi ritrova continuità, ma alla scadenza del contratto decide di scegliere il Milan. Galliani l’ha prelevato a parametro zero dandogli le chiavi della difesa rossonera
Lo prendiamo al Fantacalcio? Il nostro consiglio è quello di non spenderci troppo. È uno dei difensori centrali più forti in circolazione se si guarda a fisico, colpo di testa ed esperienza. Certo, gli anni passano per tutti e, in una squadra che si sta praticamente ricostruendo da zero, non sarà facile comandare da solo l’intera difesa del Milan. Diciamo che è un rischio viste le mille difficoltà che sta incontrando Inzaghi ha plasmare la sua squadra.