Daniele Meucci vince la medaglia d’oro nella maratona maschile agli Europei di atletica leggera di Zurigo. L’atleta pisano, specialista delle gare di fondo e mezzofondo (già vicecampione sui 10.000 metri agli Europei di Helsinki nel 2012) ha stracciato i rivali, vicendo in solitaria in 2h11’08” con ampio distacco sul polacco (etiope di nascita) Shegumo e il russo Reunkov giunti rispettivamente a 52” e 1’07” di ritardo.
Percorso insidioso e davvero impegnativo, infatti è prevista una salita durissima da percorrere per ben quattro volte lungo i 42 chilometri 195 metri di gara. È il polacco Chabowski ad imprimere un’andatura terribile alla gara: dopo l’attacco del belga El Hachimi (giunto al traguardo 14imo) è la volta del portacolori della Polonia che spreme se stesso e il gruppo con un ritmo di gara vertiginoso, infatti dopo 10 km il cronometro fa segnare una media di 3’05” al chilometro, mentre ai 20 chilometri il parziale è di 1h01’25” con un vantaggio di 44” sul gruppo dei migliori.
Sulla terza salita gli inseguitori provano la rimonta: il francesce Meftah, l’altro polacco Shegumo, lo spagnolo Guerra (che si piazzerà al quarto posto) e il campione in carica Röthlin (giungerà quinto al traguardo) sono i più attivi in testa al gruppo, pagano dazio gli italiani Lalli e Pertile. Ai meno dieci dal traguardo esce fuori dal guscio il portacolori dell’esercito Daniele Meucci, quando il ritardo da Chabowski è ancora superiore al minuto, il 28enne decide di far tutto da solo e al 35imo chilometro raggiunge il fuggitivo di giornata che sarà costretto al ritiro a causa dello sforzo profuso (prima dell’abbandono si è toccato ripetutamente la zona del fegato).
La cavalcata di Meucci prosegue anche sull’ultima salita: l’italiano si avvia al successo con un’andatura pulita, costante e senza strappi; allo scollinamento il cronometro segna circa trenta secondi di vantaggio sul più immediato inseguitore Shegumo. Daniele non si scompone e trionfa (a una media di 3’06” al Km) con ampio margine sul sopracitato polacco e il russo Reunkov. Il 28enne azzurro zittisce chi lo aveva criticato dopo essersi messo in gioco tre giorni fa sui 10.000 metri: il pisano era giunto sesto e si era dovuto arrendere solo all’ultimo giro. Ma l’avvicinamento alla maratona era stato studiato nei minimi dettagli, il successo dell’atleta dell’esercito non è giunto per caso e va a coronare anni di duro allenamento sulle strade italiane, perfezionate da sessioni di lavoro in Kenia e Stati Uniti.
La Russia si è accaparrata l’oro nella classifica a squadre precedendo Francia e Svizzera. L’Italia si è dovuta accontentare della medaglia di legno nella Coppa Europa di categoria: infatti gli azzurri sono rimasti giù dal podio per soli dieci secondi, nonostante il successo di Meucci e la brillante prestazione di Ruggero Pertile giunto settimo in 2h14’17”, l’altro italiano arrivato al traguardo è Michele Palamini che ha chiuso al trentaduesimo posto in 2h21’32”, mentre si sono ritirati Lalli, Pellecchia e Ricatti.
All’ultima giornata di gare agli Europei di atletica leggera di Zurigo, il medagliere italiano fa segnare due ori e un argento: oltre al successo odierno di Meucci, ricordiamo l’oro conquistato da Libania Grenot sui 400 metri e l’argento ottenuto da Valeria Straneo nella maratona femminile.