“Suo figlio è intillegente, ma non si applica”. Alzi la mano chi non si è mai sentito dire questa frase. Ecco, la mamma di Chanturia l’ha sentita spesso, ma dal punto di vista calcistico: “Ha il talento, ma non la testa”. Sì, perchè Giorgi Chanturia, 21enne neoacquisto dell’Hellas Verona, ha un potenziale enorme che però fatica a esprime a causa di comportamenti “poco eleganti” sia all’interno che all’esterno del campo da gioco. Cominciamo però dall’inizio.
Chanturia nasce calcisticamente nel Barcellona B. Il fratello di Guardiola lo portava agli allenamenti e, con i vari Thiago Alcantara, Bartra e Montoya, conquistò la promozione in Liga Adelante risultando determinante con 11 reti. Problemi burocratici fecero però saltare il suo prima in Blaugrana e poi con il Chelsea. Abramovich fa però comprare Chanturia al suo amico Jordania, presidente del Vitesse. Il suo talento fatica però a sbocciare: Chanturia è una testa calda e quindi prende la strada russa, direzione Alania. Sei mesi di prestito e poi il rientro in Eredivise. Poche presenze, una squalifica di sei giornate e litigi con la dirigenza lo fanno rimanere al margine della rosa della prima squadra. Il Cluj crede in lui e lo acquisto nel gennaio del 2014 per 1 milione di euro. Raccoglie solo 7 presenze, impreziosite da un solo gol. Sean Sogliano non si è dimenticato però del suo talento e decide di prenderlo per sostituire Iturbe, partito per la Roma. Chanturia ha tutte le qualità in regola per sostituire l’argentino: dribbling eccezionale, sinistro fatato e una progressione che lascia di stucco i difensori avversari. Tutti se ne sono accorti a Verona, ora sta a Mandorlini cercare di far fruttare al meglio tutto il suo immenso talento.
Lo compriamo al Fantacalcio? Noi ve lo consigliamo vivamente. Può essere il nuovo Iturbe senza alcun problema e, se il tecnico dell’Hellas Verona, riesce a mettergli la testa a posto è potenzialmente un crack per il nostro campionato. Vedrete le facce dei vostri avversari quando all’asta diranno: “Chanturia chi?“. Non preoccupatevi, se è soprannominato il “Messi georgiano” un motivo ci sarà…