Copa Libertadores: San Lorenzo campione per la prima volta nella storia, battuti i paraguaiani del Nacional
Grande festa nella notte a Boedo, quartiere di Buenos Aires dove ha sede il San Lorenzo. La squadra argentina ha infatti conquistato per la prima volta nella sua storia la Copa Libertadores, battendo 1-0 i paraguaiani del Nacional (1-1 il risultato dell’andata). A decidere la partita del Nuevo Gasómetro, tutto esaurito da giorni e “autore” di uno spettacolo pirotecnico fantastico all’ingresso delle squadre in campo, è stato un rigore, concesso per un netto fallo di mano in area, trasformato da Néstor Ortigoza. Nonostante un palo colpito dagli ospiti sullo 0-0, gli argentini hanno ampiamente meritato la vittoria (avevano dominato anche la gara d’andata, subendo la rete del pareggio al 93′) giocando sempre all’attacco e dimostrando di avere pasta de campeón.
Molto felice il tecnico Edgardo Bauza (seconda Copa Libertadores vinta per lui, dopo quella conquistata nel 2008 con la LDU Quito) che, intervistato al termine della partita, ha detto di aver visto la sua squadra tesa nei primi minuti, ma capace poi di reggere la pressione (gli argentini erano favoritissimi in questa finale) e di conquistare la vittoria spinta da un tifo straordinario. Inoltre Bauza ha aggiunto che il San Lorenzo ha giustamente conquistato il titolo, non solo per quanto fatto in questa finale, ma anche per ciò che si è visto durante tutta la competizione.
Commosso il capitano Romagnoli, che andrà ora ai brasiliani del Bahia, quando all’87’ è stato sostituito, accompagnato dall’ovazione dei tifosi. El Pipi, uscito dal campo in lacrime e visibilmente emozionato, ha dichiarato poi di voler a tutti i costi giocare il Mondiale per Club in Marocco. A proposito di Mondiale per Club, grande entusiasmo del vicepresidente del San Lorenzo, Tinelli, che ha subito dichiarato di non vedere l’ora di affrontare il Real Madrid. Inoltre una delegazione della squadra di Boedo porterà la Copa Libertadores a Roma per mostrarla a Papa Francesco, grande tifoso dei Cuervos.
Si tratta del 23esimo titolo nel torneo più importante del Sudamerica per una squadra argentina. Seguono il Brasile con 17 e l’Uruguay con 8.