ESCLUSIVA – Mattia Martini: “La vera differenza la fa il collettivo”
Con la stagione di Serie A Femminile alle porte, noi di MondoPallone abbiamo deciso di fare una chiacchierata con Mattia Martini, addetto stampa del Firenze Calcio Femminile, una delle squadre che più è stata attiva sul mercato.
Buongiorno Mattia, è un piacere ritrovarti. Iniziamo subito con una domanda diretta: come giudichi il calcio-mercato viola?Quale è stato secondo te il migliore acquisto?
“La sessione estiva di calcio-mercato gigliato, a parer mio, è stata caratterizzata da una campagna acquisti oculata: i nuovi innesti sono tutte giocatrici di livello, funzionali ai nostri schemi di gioco e dalle caratteristiche e dalle attitudini che si confanno pienamente alle più strette esigenze del tecnico Sauro Fattori. E’ difficile esprimersi individuando una giocatrice migliore tra le cinque approdate in maglia viola… Preso atto dei fatti ci siamo garantiti le prestazioni sportive stagionali di un terzetto d’oro proveniente dal Tavagnacco, realtà di assoluto prestigio in Italia e squadra detentrice della Coppa Italia, di un portiere Medaglia di Bronzo ai Mondiali di categoria e di una talentuosa promessa toscana.”
2) Alla luce dei nuovi innesti e delle riconferme, dove credi possa arrivare questo Firenze?
“L’obbiettivo stagionale dell’A.C.F. sarà solo ed esclusivamente quello di puntare voracemente a migliorare la classifica dello scorso campionato. Ciò, attenzione, non dovrà diventare però un’ossessione ma un qualcosa frutto di una libera espressione sul campo di una compagine tranquilla, serena… Consapevole delle proprie doti e potenzialità ma priva di pressioni negative.”
3) La squadra ora come è ora è perfetta o ha bisogno di un altro ritocco? Quale è secondo te il reparto migliore della squadra?
“Ad oggi riteniamo che la formazione viola non abbia bisogno di ritocchi anche perché, se fossero stati necessari, avremmo già provveduto ad inoltrare ulteriori trattative od a mettere a segno altri colpi. Riguardo al reparto migliore posso rimarcare un piccolo dettaglio che negli anni a Firenze ha fatto una grande differenza: tra le fila viola non ha mai inciso nei risultati ne il portiere, ne la difesa, ne il centrocampo o l’attacco ma la vera e propria differenza l’ha sempre fatta il gruppo e la forza di reazione del collettivo…”
4) Parliamo di Nazionale: secondo te, quale tra le calciatrici toscane merita la convocazione nella sua nazionale di categoria?
“Sono sportivo, molto… Però in questo caso mi sbilancio perché faccio parlare il cuore e mi espongo: proverei grande gioia a vedere indossare la maglia Azzurra a capitan Giulia Orlandi. Giulia è una ragazza sul piano umano eccezionale, umiltà e sensibilità d’animo la caratterizzano, e sul piano calcistico è altrettanto straordinaria, sia dal punto di vista atletico, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista tattico.”
5) La prossima Serie A sarà a 14 squadre con 4 retrocessioni dirette: come valuti questa scelta? Quali squadre vedi meglio nella lotta per lo scudetto? Quali tra le neopromosse ti ha colpito maggiormente?
“La scelta di questa modalità di retrocessione è senz’altro una decisione più mirata rispetto a quella dell’anno scorso, risultata a posteriori poco brillante e destabilizzante per il campionato di Serie A. In ottica Scudetto il Brescia parte sicuramente favorito, un attacco stratosferico ed un centrocampo di qualità adesso sono dovutamente schermati da una difesa ermetica, mentre la principale contendente al titolo risulterà essere senza dubbi il Verona, realtà che si è potuta permettere di acquistare una Patrizia Panico diamante del Calcio Femminile italiano. Tra le neo-promosse grande elogi al Cuneo, in particolare alla presidente Eva Callipo: ha centrato colpi di mercato che sono stati scoppiettanti fuochi d’artificio ed il destino della salvezza della realtà piemontese è solo ed esclusivamente nelle mani della stessa squadra, regina per gli acquisti delle quattro neo-promosse.”
6) Ora che sia la Torres, il Bari e il Firenze si sono unite alle loro compagini maschili, quali sono secondo te i prossimi sviluppi in Italia per il calcio femminile? C’è ancora qualcosa da fare?
“Sicuramente questi primi “Progetti” da parte di squadre professionistiche maschili apporteranno una mentalità diversa al nostro mondo e permeeranno il Calcio Femminile di professionalità. I benefici saranno innumerevoli, gli effetti stravolgeranno certe situazioni e certi modi di fare… Ad oggi ci resta solo che aspettare e sperare, in prospettiva, che in futuro venga creata una super lega professionistica.”
7) Concludiamo la nostra intervista con un pensiero sul calcio femminile in generale: cosa manca ancora per far sì che finalmente sbocci in Italia come merita?
“Potremo parlare per ore, per giorni, per settimane e come sta succedendo ormai per anni… Il vero problema è che in Italia manca la vera e propria cultura dello Sport che si riflette in preconcetti e stereotipi. Purtroppo il tutto aggravato da un’apparente voglia di agire ed, allo stesso tempo, da sterili o vane prese di posizione. Bisognerebbe “solamente” cambiare la mentalità a livello nazionale, nei confronti di tutte le discipline considerate in maniera errata di secondo piano, ma il termine “solamente” è un qualcosa limitativo riguardo ad un fenomeno immane da rimuovere.”