Empoli, da azzurro a “Celeste”: in arrivo Laxalt e Vecino
Continua imperterrito il lavoro dell’Empoli sul fronte del mercato agostano: dopo aver consolidato il reparto arretrato grazie all’innesto di Matteo Bianchetti, adesso si procede con il rafforzamento della mediana all’insegna del calcio celeste. Da tempo, i toscani sono sulle tracce del talento uruguagio Matías Vecino, sotto contratto per la Fiorentina. Le due società, che stanno instaurando un rapporto di collaborazione nonostante la storica rivalità tra tifoserie, hanno trovato l’accordo che potrebbe essere sottoscritto nelle prossime ore.
Un altro uruguagio, però, è stato protagonista della serata empolese di ieri: si tratta di Diego Laxalt. Conteso da numerosi club, il forte mancino classe 1993 ha sciolto le riserve e accettato di proseguire a Empoli un apprendistato che potrebbe essere il definitivo trampolino di lancio verso grandi traguardi. Dopo aver esordito in patria con il Defensor Sporting di Montevideo, nel 2013 viene acquistato dall’Inter che lo gira subito a Bologna. All’ombra delle due torri, Laxalt colleziona 15 presenze e 2 reti. Adesso è la volta di Empoli, secondo la formula del prestito con diritto di riscatto, benché le cifre non siano ancora note. Come anticipato, nella giornata di ieri il giocatore è partito da Milano per giungere la Toscana in serata: notato da alcuni tifosi in una pizzeria di Sovigliana, l’atleta non ha avuto problemi a farsi fotografare con i suoi nuovi sostenitori.
I due colpi sudamericani, ormai certi ma che devono essere ancora annunciati dalla società, rappresentano un punto importante nella definizione della rosa che il presidente Corsi affiderà a mister Sarri, chiedendo come obiettivo stagionale la permanenza nella massima serie. Nella lista dei desideri azzurra restano il polacco Rafał Wolski (Fiorentina) e il ritorno di Saponara (Milan), ma l’impressione è che siano entrambe trattative a bassa probabilità di riuscita. Nessun movimento riguarderà neppure l’attacco azzurro, nonostante gli infortuni occorsi a Rodrigo Aguirre e Massimo Maccarone, che troverà nei giovani già a disposizione le forze utili a non far rimpiangere le due temporanee assenze.