A pochi giorni dall’improvvisa scomparsa di Julio Humberto Grondona, storica e discussa guida del calcio albiceleste, a Buenos Aires si lavora sodo per dare un nuovo volto alla Asociación del Fútbol Argentino (AFA). Delle ultime ore è la nomina di Luis Segura quale nuovo presidente federale, cui dovrebbe seguire la sostituzione del ct Alejandro Sabella, che lascia la nazionale da vicecampione del mondo e il cui più accreditato successore corrisponderebbe a Gerardo “Tata” Martino.
Miguel Silva, segretario generale della federazione, ha dichiarato apertamente che il rosarino “sarà il tecnico della Selección”, accreditando le voci che vorrebbero l’allievo di Marcelo Bielsa ed ex allenatore del Barcellona presto sedere sulla panchina più ambita, e difficile, del calcio argentino. “Era un desiderio di Julio” rilancia José Lemme, tesoriere federale, e aggiunge: “Si tratta di un professionista importante, per quanto rappresenta, per la serietà e il lavoro che ha fatto negli anni”.
I dirigenti dell’AFA, capitanati dal neoeletto Segura, stanno per incontrare il tecnico (campione nazionale con il Newell’s Old Boys nel 2013 e, nello stesso anno, sconfitto in semifinale di Libertadores dai futuri campioni dell’Atlético Mineiro di Ronaldinho) presso la località balneare Valeria del Mar, dove l’allenatore sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza. L’ingaggio del Tata rappresenta una delle ultime volontà grondoniane, benché la morte del “presidentissimo” abbia prevedibilmente ritardato le operazioni utili a stringere l’accordo.
La Federazione preme e freme: tra qualche settimana (mercoledì 3 settembre), a Düsseldorf, l’Argentina affronterà un’amichevole dal sapore agrodolce contro la Germania campione del mondo, in una sorta di rivincita della finale di Rio. Dal canto suo, Martino si è detto disponibile ad ascoltare le proposte, ma non nasconde la volontà di contrattare su alcuni dettagli, per non rischiare di trovarsi a lavorare con le mani legate: al centro della contesa ci sarebbe la funzione di Carlos Bilardo quale direttore tecnico della Selección, figura che non piace granché a Tata, così come la presenza di Humberto Grondona (figlio del presidente, al pari di Julio Ricardo, esponente di punta dell’AFA) nella gestione delle nazionali giovanili.
Non sarà facile trovare una mediazione, ma Silva e Segura sono sembrati alquanto fiduciosi.