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Verso la Russian Premier League 2014-2015: la Dinamo Mosca

A pochi giorni dall’inizio del campionato russo di calcio Mondopallone vi offre le dettagliate analisi di tutte le sedici squadre: oggi parliamo del Dinamo Mosca.

DA PETRESCU A CHERCHESOV-Due stagioni or sono la Dinamo, guidata da Silkin, si trovava ultima, senza alcuna vittoria nelle prime sei giornate di campionato. L’arrivo di Petrescu dal Kuban ha rivitalizzato l’ambiente, che ha abbandonato agevolemente i bassifondi della classifica, terminando il torneo nelle posizioni che competono a un club di tale prestigio, fallendo l’Europa League soltanto per una scriteriata sconfitta contro l’Alania già retrocesso. Petrescu, però, non ha saputo confermare la bontà del suo lavoro lo scorso anno, o meglio non ha convinto appieno la dirigenza, che ha deciso di sostituirlo con Cherchesov. Una scelta coraggiosa, per molti errata, dato che tanti addetti ai lavori non vedono cosa possa dare in più Cherchesov rispetto a Petrescu, e che attende un responso positivo nella prima parte di questa stagione. Obiettivi minimi? Gironi di Europa League e lotta per il podio fino all’ultimo.

FARE BENE IN EUROPA PER CRESCERE-La Dinamo torna ad assaporare l’Europa dopo soltanto alcune fugaci apparizioni nell’ultimo lustro. Nel 2012, dopo aver eliminato il Dundee, fu lo Stoccarda a togliere le coppe ai poliziotti; nel 2009 la Scozia fu invece indigesta, con il Celtic che passò alla Khimi Arena, delizioso stadio dove gioca anche il CSKA, e spinse la Dinamo in Europa League, dove si fece clamorosamente battere in casa dal CSKA Sofia. Il processo di crescita e maturazione passa anche per una importante avventura in Europa. Il ranking UEFA russo ne ha bisogno, la popolarità del brand Dinamo anche: la prima sfida sarà quest’oggi con l’Hapoel Kyryat Shmona. Un appuntamento da non mancare.

Il portiere Shunin viene colpito al volto durante Dinamo-Zenit di due stagioni fa
Il portiere Shunin viene colpito al volto durante Dinamo-Zenit di due stagioni fa

LA DIFESA: VOTO 6,5-Tra i pali la Dinamo può disporre di numerosi giocatori di talento: Gabulov, il titolare, è una garanzia, Shunin ha perduto smalto dopo il petardo che lo ha colpito lo scorso anno contro lo Zenit ma rimane un portiere di tutto rispetto e Berezovskij, nonostante la pesante carta d’identità, è il numero uno armeno. Nomi di tutto rispetto anche sulle fasce, con Kozlov, Granat e, in caso di necessità, Zhirkov, tutti nel giro della nazionale e tutti con discrete qualità. Il problema è soprattutto in mezzo: Douglas e Samba sono due centrali molto fisici, imbattibili sulle palle alte, ma decisamente pachidermici e facilmente attaccabili in velocità. Possedendo le stesse caratteristiche non sono una coppia facilmente amalgabile e spesso attaccare la Dinamo per vie centrali risulta essere una soluzione vincente. Attenzione però, ora è arrivato Buttner, ex stellina del Manchester United: che sia lui il crack della nuova stagione?

IL CENTROCAMPO: VOTO 7-E’ un reparto decisamente completo, con giocatori talentuosi e che possono vantare caratteristiche contrastanti. Zhirkov sulla fascia può risultare inarrestabile, mentre Dszudszak può vivacizzare la fase offensiva. Denisov e Noboa sono due mediani che fungono in maniera irreprensibile da schermo alla difesa, caratterizzata dai problemi sopracitati: discorso inverso invece per Ionov e Yusupov, che con i loro inserimenti possono rompere le arcigne difese della Prem’er Liga.

L’ATTACCO: VOTO 7-Reparto numericamente scarno, ma di qualità. Kokorin e Kuranyi sono due attaccanti che si completano a vicenda, si conoscono e giocano bene assieme. La loro intesa è funzionale al gioco dell’intera squadra, che può contare su due riferimenti offensivi diversi, uno statico e l’altro invece sempre in movimento, e quindi la manovra diventa più fluida. Oltre a loro però non c’è più nessuno. Dyadyun non ha mai realmente convinto da quando ha lasciato Nalchik mentre Solomatin è appena stato ceduto all’Amkar.

Alexander Kokorin Russia PPLA STELLA: ALEKSANDR KOKORIN-Uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico russo, Kokorin arriva dall’esperienza non così esaltante in Brasile, dove comunque ha segnato un gran gol di testa all’Algeria. Quest’anno, con la vetrina dell’Europa League, può essere quello della sua maturazione definitiva. L’aver vicino gente esperta come Voronin e Kuranyi gli ha giovato, e Cherchesov è l’uomo giusto dopo Petrescu per farlo crescere. Serve però la sua collaborazione: deve segnare, e tanto, perchè è su di lui che la Dinamo ha deciso, giustamente, di puntare.

IL CAPITANO: VLADIMIR GRANAT-Uno dei volti storici della Dinamo, presente dal 2005, Vladimir Granat ha raccolto col tempo numerosi consensi tra gli addetti ai lavori, conquistando la fascia del club moscovita e meritando un posto in nazionale. E’ un buon terzino, capace di spingere ma anche di coprire. Lo scorso mese di maggio ha subito un agguato da un codardo a San Pietroburgo, durante la sfida con lo Zenit sospesa a causa dell’invasione dei tifosi. Lui però non si è scomposto ed è pronto a tornare forte quanto prima, con l’obiettivo di trascinare la Dinamo verso una grande stagione.

L’ALLENATORE: STANISLAV CHERCHESOV-Nelle grandi piazze ha sempre fallito, vedi Spartak, a Perm e a Grozny invece no. Cherchesov è un allenatore esperto, uno di quei signori del calcio russo che ha saputo col tempo aprirsi alle idee e alle metodologie europee cogliendo appunto buonissimi risultati con Terek e Amkar. Ma il clamoroso fallimento con lo Spartak, in un estate, quella del 2008, dove si prese in pochi giorni 9 gol da Dinamo Kiev e CSKA, è un ricordo ancora vivo nella mente dei tifosi biancorossi e di tutti gli appassionati. Ecco perchè, pur ritenendo Stanislav un grande conoscitore del gioco e delle sue dinamiche, le incognite sono tante. La Dinamo è una società esigente e vuole vedere subito dei risultati, nonostante manchi l’amalgama giusta, da trovare col tempo, e il gruppo non sia così saldo e unito. L’incombenza di fugare ogni dubbio spetta proprio a Cherchesov che, dopo essere arrivato a stagione in corso, quest’anno si gioca davvero molto: rimarrà un tecnico di lusso per la provincia o riuscirà finalmente a diventare un allenatore adatto anche alle realtà più importanti?

LA FORMAZIONE TIPO-Ancora da capire come si andrà a inserire Buttner negli schemi di Cherchesov, che può scegliere invece più soluzioni per l’attacco. Probabile che si affidi maggiormente ai russi, alternando Dszudszak quando occorre.

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Le puntate precedenti:

16 Luglio-FK KRASNODAR

17 Luglio-CSKA MOSCA

18 Luglio-TEREK GROZNY

19 Luglio-SPARTAK MOSCA

20 Luglio-ROSTOV

22 Luglio-FK UFA

24 Luglio-ZENIT SAN PIETROBURGO

26 Luglio-KUBAN KRASNODAR

27 Luglio-URAL EKATERINENBURG

29 Luglio-ARSENAL TULA