Verso il Torneo Inicial 2014/2015
Con la Primera División comincia il nostro viaggio di presentazione dei maggiori campionati europei e non. Un viaggio che vi porterà a conoscere curiosità, squadre e volti nuovi dei top club con consigli degli esperti di turno e personalissimi pronostici. Buon divertimento e buona estate, il calcio non si ferma mai.
LA GRANDE INCERTEZZA – Inizierà venerdì 1 agosto l’ultimo campionato di Primera División a venti squadre. Dall’inizio del 2015, infatti, entrerà in vigore la riforma voluta dal grande capo del calcio argentino, Grondona (deceduto mercoledì, all’età di 82 anni). A seguito di questa riforma la massima serie verrà allargata a trenta squadre a partire dall’inizio del 2015. Per fare ciò sono previste dieci promozioni dalla B Nacional, in cui la grande favorita al primo posto è l’Argentinos Juniors, che si è assicurata il ritorno a casa di Juan Roman Riquelme. Il River Plate, campione in carica, non avrà più Ramón Diaz in panchina e questa è sicuramente una grave perdita per i biancorossi, che restano comunque una delle squadre candidate alla vittoria finale. Il suo sostituto, l’ex calciatore Marcelo Gallardo, potrà contare sull’arrivo di Pisculichi in attacco, ma quasi sicuramente perderà Balanta, destinato ad andare in Europa. Nel Boca Juniors sembra esserci troppo caos dopo le partenza di Sánchez Miño e, soprattutto, di Riquelme; anche se gli Xeneizes hanno spesso dimostrato di reagire positivamente ai momenti più complicati. Le due squadre di Avellaneda si sono rinnovate profondamente: il Racing ha puntato sul ritorno di Milito (ma è andato via il giovane e promettente Vietto), mentre l’Independiente, appena tornato in Primera, ha deciso di puntare sull’ex tecnico del Godoy Cruz, Jorge Almirón. La squadra più indicata per strappare il titolo al River è, sulla carta, il San Lorenzo. I Cuervos hanno probabilmente l’organico più forte del campionato e hanno messo a segno un grande colpo prendendo Barrientos dal Catania; inoltre se dovessero vincere la Copa Libertadores potrebbero puntare a un clamoroso doblete. Un gradino sotto partono Estudiantes, Vélez (che però ha perso Zárate, passato al West Ham) e Lanus. Tra le possibili sorprese fari puntati sul neopromosso Banfield di Almeyda, sul Rosario Central di Russo e sul Gimnasia La Plata di Troglio (già grande protagonista la scorsa stagione). Per quanto riguarda la parte bassa della classifica ci sono diverse squadre che dovranno lottare per non far precipitare il proprio promedio totalizzando pochi punti. Le compagine più a rischio di essere risucchiate nella lotta salvezza restano Atlético de Rafela, Defensa y Justicia, Quilmes e Tigre.
OCCHI PUNTATI SU… – Il Rosario Central di Miguel Ángel Russo potrebbe essere la grande sorpresa di questo Torneo Inicial. I gialloblù, dopo la promozione ottenuta nel 2013, hanno disputato un buon campionato l’anno scorso sfruttando soprattutto il fattore campo (pochissimi i passi falsi al Gigante de Arroyito) e questa stagione, forti della conferma di Russo in panchina, potrebbero fare ancora meglio classificandosi subito a ridosso delle prime posizioni. La dirigenza rosarina è poi riuscita a completare qualche buon acquisto (a centrocampo per esempio Musto dall’Olimpo e il giovane Fernando Barrientos dal Lanus), ma soprattutto è riuscita a tenere giocatori importanti come Ferrari, Encina, Niell, Abreu e Luna. Sicuramente la squadra potrebbe migliorare l’ottavo posto ottenuto nel Torneo Final e piazzarsi magari tra le prime cinque o sei; inoltre ricordiamo un particolare non certo irrilevante: il Central l’anno scorso ha vinto entrambi i derby giocati contro il Newell’s Old Boys, mandando in delirio Los Guerreros (la parte più calda del tifo gialloblù), e avrà quindi come stimolo in più anche quello di continuare la striscia positiva contro gli odiati rivali anche in questo campionato.
IL PRONOSTICO – Difficile fare un pronostico in quello che sarà l’ultimo campionato prima della riforma che porterà la Primera Division a trenta squadre (cosa che noi non condividiamo), e che quindi non avrà retrocessioni. Il River è campione in carica e potrà riconfermarsi tale solo se il nuovo tecnico, Marcelo Gallardo, dimostrerà di saper mantenere la solidità e l’organizzazione di gioco vista l’anno scorso con Ramón Diaz. Il San Lorenzo, che potrebbe vincere la Copa Libertadores (giocherà la finale contro i paraguaiani del Nacional) ha perso Romagnoli che però è stato sostituito da Barrientos, acquistato dal Catania. Gli uomini di Bauza, come organico, sono sicuramente i più accreditati a contendere il titolo ai Millionarios. Terzo incomodo nella lotta al titolo potrebbe essere l’Estudiantes di Pellegrino, che ha un’ottima difesa (è stata la migliore dello scorso campionato), ma dovrà migliorare la fase realizzativa per ambire alla vittoria del campionato. Per quanto riguarda le ultime posizioni, che conteranno esclusivamente per il promedio, potrebbero toccare a Quilmes, Atlético de Rafaela, al Tigre (che è attualmente la squadra con il coefficiente peggiore nella classifica relativa al descenso) e alla neopromossa Defensa y Justicia, che non si è per ora rinforzata in maniera convincente sul mercato oltre ad avverso perso l’allenatore che l’ha condotta alla promozione.