Patrice Evra torna in Italia, il paese dove esordì tra i professionisti a 17 anni con la maglia del Marsala. Ora il terzino francese di anni ne ha 33 e in questi 16 anni ha messo in bacheca, con il Manchester United, 5 Premier League, 1 Champions League e 1 Mondiale per club. Ma, dopo 8 anni passati nei Red Devils, Evra ha deciso che era venuto il momento di provare una nuova avventura e ha scelto la Juventus.
Oggi il francese è stato presentato da Marotta in conferenza stampa, e si è espresso così sul suo passato in Italia e sulla sua decisione di trasferirsi nella squadra bianconera: “Devo ringraziare il calcio italiano, perché mi ha dato l’opportunità di esordire nei professionisti. Al Marsala ero un ragazzo di 17 anni, poi a Monza non ho giocato molto. I miei fratelli mi hanno portato poi a Nizza. Da lì, Monaco e Manchester United. Ho fatto un provino con il Torino che voleva tenermi, ma ho scelto il Marsala perché mi ha dato l’opportunità di firmare da professionista. Ora non ho voglia di rivincita, io ringrazio il Paese che mi ha aperto le porte del calcio a 17 anni. Ora alla Juventus devo dimostrare di essere il giocatore che ero al Manchester United. Razzismo? È questione d’ignoranza, io sono umano: né bianco, né nero, né giallo. Non è facile da combattere, ma non voglio soffermarmi troppo su questo. Ho lasciato Manchester per motivi personali. A tre mesi dalla fine del campionato ho iniziato a valutare le varie proposte e quando si è presentata quella della Juve non ho avuto dubbi nella scelta, perché è una grande squadra in cui posso ripetere i successi ottenuti allo United. Vincere il quarto scudetto di fila sarebbe già un grande risultato; per la Champions bisogna viverla nel modo giusto e dare il massimo per andare più avanti possibile. 3-5-2? Ho iniziato con questo modulo a giocare e l’ho praticato anche in Nazionale. Per me non è assolutamente un problema. Ho parlato con Conte e la sua telefonata mi ha fatto piacere, ma la Juventus è un club talmente grande che ho voluto lo stesso questo trasferimento. Sono rimasto colpito dalle dimissioni e ho riflettuto sulla stabilità della Juve, ma poi non ho avuto alcun dubbio a dire sì. Ho parlato anche con Allegri, un paio di minuti al mio momento del mio trasferimento. Presto ci incontreremo. Nani? È stato un privilegio giocare con lui, se la Juve è interessata sarei molto felice di giocare ancora con lui. Tévez? È un guerriero, mi fece male quando andò via dal Manchester United. Siamo grandi amici anche fuori dal campo, è un grande giocatore e ha sempre fame. Mi ha chiamato e mi ha detto che vuole vincere con me alla Juventus. Il Manchester United voleva tenermi a tutti i cosi, anche van Gaal era dispiaciuto del mio addio. Ho scelto io di andare via”.
Molto determinate le prime parole da juventino di Evra, che si prepara quindi a vivere una stagione da protagonista, in cui darà il suo contributo affinché la squadra possa regalare nuove vittorie appropri tifosi.