A Gstaad lo spagnolo vince 6-3 7-5 la finale contro Mónaco, in un incontro tra specialisti della terra rossa. È stata una partita molto intensa e combattuta: il primo set è stato vinto da Andújar grazie al break ottenuto nell’ottavo gioco, mentre nel secondo parziale è successo di tutto con l’argentino che si è portato in vantaggio per 5-3, ma ha poi perso quattro game consecutivi senza mai avere un set point. Lo spagnolo vince così il suo terzo titolo ATP dopo i due conquistati a Casablanca, e domani raggiungerà la posizione numero 43 in classifica. Mónaco invece rientrerà nei primi 100 del mondo, e proverà a guadagnare altre posizioni la settimana prossima a Kitzbühel.
Pablo Cuevas non si ferma più e a Umag porta a casa il secondo titolo ATP, dopo quello conquistato a Båstad la settimana scorsa. L’uruguaiano si aggiudica con il punteggio di 6-3 6-4 (lo stesso con cui aveva battuto Fabio Fognini in semifinale) la finale contro Tommy Robredo, numero diciotto della classifica mondiale. Il trentaduenne spagnolo, grande specialista della terra rossa, ha commesso diversi errori che si sono rivelati decisivi contro un tennista in grande forma, sia fisica che mentale, come Cuevas. L’uruguaiano si è portato subito in vantaggio in entrambi i set e ha controllato il gioco con grande concentrazione, conquistando così il titolo e diventando il primo tennista nato in Uruguay a vincere due titoli ATP.
Ad Atlanta John Isner conferma il titolo vinto l’anno scorso, battendo l’israeliano Dudi Sela 6-3 6-4. Troppo superiore lo statunitense, che grazie a un servizio praticamente perfetto e a un gioco più offensivo del suo avversario ha portato a casa la finale senza grandi problemi.