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Cassano a 360°: “La mia felicità qui a Parma. Voglio riprendermi l’Europa League”

La stagione sta per cominciare e dal ritiro del Parma arrivano le prime parole, dal rientro dalle vacanze, di Antonio Cassano, numero 10 dei gialloblù.

FantAntonio ha parlato della Nazionale, di mercato e del campionato ormai alle porte: “La Nazionale? Qualcuno si è divertito a buttare sporcizia su me e Buffon. Facevo gruppo con tutti… Prandelli? Posso solo ringraziarlo. in quattro anni ha fatto un lavoro eccezionale. Qualcuno si è divertito a massacrarlo. Abbiamo fatto tutti male e la colpa è di tutti, non solo del mister – spiega Antonio Cassano – Rimarrò al cento per cento a Parma. C’è stato qualche problema a gennaio, ma al 99% rimango a Parma e chiuderò la carriera qui. L’Europa League? Voglio prendermi quello che mi hanno tolto, che le avversarie al Tardini abbiano paura dei nostri tifosi. Il famoso bicchiere rotto? Con Gigi avevo un rapporto stretto, fin dall’inizio gli avevo detto che ero contentissimo di far parte di questo gruppo, anche senza giocare. Tutte falsità il resto. Io leader? Ho una grande personalità, ho una grande responsabilità, ma non posso dire di essere un leader. I leader sono Lucarelli, spero Mattia Cassani…. Io la mia spalla però la do a tutti. Obiettivi personali? Ho tanti rimpianti, penso di aver dato il 50% di quello che potevo fare.  Non voglio fare il pagliaccio che giocherà fino ai 40 anni, quando arriverà il mio momento mi ritirerò. Non so cosa farò poi, anche perché non so fare niente. Le cessioni? E’ l’ultimo dei miei problemi, mi auguro solo che possa rimanere Paletta. E’ tra i difensori più forti d’Italia. Belfodil? Non mi sono ancora allenato con la squadra, ma mi sembra un giocatore con ottime qualità e anche un bravo ragazzo. La mia forma? Per il mio peso forma ci vogliono almeno 2 anni. Il peso non è un problema, non sono grasso. Il Monaco? Mi hanno fatto un’offerta importantissima dagli Emirati, ma per me la felicità è un’altra cosa. La felicità è qui a Parma, per me il Parma è come il Barcellona. I soldi non contano… Resto qui, se non combino qualcosa… “.