Cala il sipario sulle semifinali d’andata della Copa Libertadores. Il San Lorenzo e il Club Nacional fanno valere il fattore campo e si impongono in modo netto contro Bolivar e Defensor Sporting, prenotando la finalissima.
CLUB NACIONAL-DEFENSOR SPORTING 2-0 (36′ Montengro, 70′ Oruè )
Una gara perfetta, coincisa con un risultato aderente alla realtà. Il Club Nacional di Gustavo Morinigo batte 2-0 il Defensor Sporting nella sfida tra rivelazioni della Copa, assicurandosi un più che confortante vantaggio in vista della battaglia del “Centenario” di Montevideo. Il goal che spacca in due la contesa si materializza nel finale di frazione: duetto Benitez–Montenegro in area charrúa e sinistro incrociato del 22 enne che batte l’incolpevole Campana. Dall’altra parte, invece, solo Gedoz prova a pungere, ma trova sempre sulla sua strada l’attento Don. Nella ripresa Derlis Oruè incastona la perla del 2-0, sfruttando appieno la pasticciata respinta della difesa del Defensor. Il finale è convulso, nervoso e avaro di occasioni. Primo round ai paraguayani, che continuano a sognare. La “Violeta” punta tutto sul match di ritorno e sulle sue individualità, assenti ingiustificate nel match del “Defensores del Chaco”.
SAN LORENZO-BOLIVAR 5-0 (6′ Matos, 28′ e 88′ Más, 70′ Mercier, 74′ Buffarini))
Tutto facile per il “Cuervo” che demolisce con un pokerissimo i boliviani di Azkargorta, apparsi in balia degli avversari ( e degli eventi) per l’intera gara. La festa del club di Boedo parte subito con due piazzati: Romagnoli pennella, Quinonez esce a vuoto e Matos insacca. Altro giro altra corsa. “El Pipi”taglia il pallone nel cuore dell’area boliviana, Más si inserisce e batte l’estremo azzuro con un chirurgico stacco aereo. Il resto della gara scorre via sul velluto, con i ragazzi di Bauza che controllano i ritmi e la sfera, annullando Arce e Vargas. Il terzo goal arriva grazie all’inserimento di Mercier, che si fa cinquanta metri di corsa e spara in porta il tris; nel finale trovano gloria Julio Buffarini (bolide sotto l’incrocio) e ancora Emmanuel Más che si sigilla l’incontro e la semifinale con una doppietta di testa. Finisce in goleada. E con il popolo del “Nuevo Gasometro” in estasi. Nel ritorno, oltre che sui 3600 metri di altura di La Paz, l'”Academia” dovrà contare su un aiuto divino per ribaltare un risultato storico.