Verso la Russian Premier League 2014-2015: l’Fk Ufa
A pochi giorni dall’inizio del campionato russo di calcio Mondopallone vi offre le dettagliate analisi di tutte le sedici squadre: oggi parliamo dell’Fk Ufa.
LA MASSIMA SERIE IN SOLI QUATTRO ANNI-Nel 2010 Rustem Khamitov, presidente della Baschiria, disse che la regione meritava una squadra nella massima serie, e manifestò l’intenzione di voler fondare una società che potesse soddisfare questo suo desiderio. Fu così che fu fondato l’Fk Ufa, sopra le ceneri della Dinamo Bashniformsvyaz, con alla guida Andrej Kanchelskis. Già alla prima stagione la squadra potrebbe qualificarsi per la serie b russa, ma cede nel doppio confronto col Neftekhimik; è una gioia rimandata soltanto di un anno, dato che nel 2012 l’Ufa assapora la First Division. Il resto è storia recente: arriva Kolyvanov, il quale trascina la squadra fino al terzo posto. Lo spareggio col Tom Tomsk è a senso unico, con un complessivo 6-4 (con cinque gol di Golubov!) che trascina i suoi nella massima serie.
SALVEZZA, OBIETTIVO IMPOSSIBILE?-Gli innesti saranno pochi e la rosa non sembra essere di primo livello. Il caso dell’Ural però viene in soccorso all’Ufa: l’anno scorso la squadra di Ekaterinenburg non aveva individualità esaltanti ma grazie a un gruppo straordinario riuscì a salvarsi addirittura senza play off. D’obbligo creare un fortino in Baschiria, anche se la grana stadio non aiuta: l’impianto è troppo piccolo, con i suoi 4500 posti, e se non verrà adeguato l’Ufa rischia di giocare le partite casalinghe in campo neutro, magari a Kazan.
LA DIFESA: VOTO 6-E’ sicuramente il reparto che da più sicurezze a Kolyvanov. Yurchenko è un ottimo portiere, che ben si è disimpegnato a Saransk due anni fa, e l’arrivo in prestito di Veremko, portiere esperto che ha giocato anche in Champions League col BATE offre una valida alternativa tra i pali. La retroguardia è invece composta da una schiera di giocatori abbastanza giovani, condita dalla presenza dell’esperto capitano William: i nomi principali quelli dell’ucraino Stepanets e del tedesco Forbs, altro calciatore arrivato dal Krylya Sovetov.
IL CENTROCAMPO: VOTO 5-Alla linea mediana manca soprattutto esperienza, oltre che qualità. Incuriosisce l’arrivo di Marsinho dal CSKA Sofia, che potrebbe dare qualità a un centrocampo di molta sostanza ma poca tecnica. L’Ufa punta su due scommesse come Vassilijev, rigettato dal Rostov, e Galyullin, che ha tradito le attese dopo una buona stagione col Rubin nel 2010. Completano il reparto il croato Paurevic, preso dal Fortuna Dusseldorf, e l’istrionico Safronidi, ingaggiato a parametro zero dopo la rescissione con l’Ural.
L’ATTACCO: VOTO 5,5-Il reparto offensivo si presenta come una vera e propria incognita, addossata sulle spalle di Golubov. Con una quadripletta nello spareggio col Tom Tomsk ha trascinato i suoi a una sorprendente promozione, ora dovrà dimostrare, a 29 anni, di poter valere la massima serie, dopo una carriera spesa nelle serie inferiori. I gol possono arrivare anche dal funambolico Diego Carlos, brasiliano prelevato dal Luch; completano l’attacco il bosniaco Handzic e il giovane prodotto biancorosso Khaernasov.
LA STELLA: DMITRY GOLUBOV- Non provate a nominare questo attaccante a Tomsk, in Siberia. Con cinque reti tra andata e ritorno Golubov ha consegnato la massima serie all’Ufa, estromettendo il Tom, al termine di una stagione dove ha messo a segno 15 reti in 37 partite. E’ lui l’uomo della prima storica promozione, ora deve diventare anche il trascinatore verso la prima salvezza: che possa diventare il Gogniev dell’Ufa?
IL CAPITANO: WILLIAM-Il primo straniero nella storia dell’Ufa non poteva che divenirne anche un’icona. Conosce il russo e si è integrato alla perfezione nella quotidianità russa: William è prima di tutto un grande uomo, autore di una scelta di vita coraggiosa ma rivelatasi fruttuosa. E’ lui il faro in mezzo alla difesa, il trascinatore, il leader: dopo essere stato il primo brasiliano nella storia dell’Amkar torna nella massima serie a quattro anni distanza e non sembra che abbia molta voglia di abbandonarla nuovamente.
L’ALLENATORE: IGOR KOLYVANOV-Come per l’Arsenal Tula anche all’Ufa è servita la guida di un ex calciatore. Nel caso della squadra della città dei Samovari si tratta di Dmitry Alenichev, per la compagine della Baschiria di Igor Kolivanov. L’ex Foggia e Bologna, dopo diversi anni di carriera spesi ad allenare le selezioni giovanili della nazionale russa, ha deciso nel 2012 di sposare l’ambizioso progeto biancorosso e in meno di 18 mesi ha portato la squadra nella massima serie: un traguardo atteso, ambito, ma allo stesso tempo un poco sorprendente.
LA FORMAZIONE TIPO-Difficile capire le scelte di Kolivanov anche se l’allenatore dell’Ufa dovrebbe preferire l’esperienza di alcuni nuovi arrivati come Veremko e Forbes, che già hanno calcato i campi della massima serie. Da giocare la carta Galyullin mentre Safronidi può garantire quell’equilibrio necessario in mezzo al campo.
Le puntate precedenti:
16 Luglio-FK KRASNODAR
17 Luglio-CSKA MOSCA
18 Luglio-TEREK GROZNY
19 Luglio-SPARTAK MOSCA
20 Luglio-ROSTOV